BoJ: meno acquisti, curva più libera. Cosa cambia per i JGB secondo BofA
- Salvatore Bilotta
- 29 mag
- Tempo di lettura: 6 min
BofA Liquid Insight – 27 maggio 2025: la BoJ rallenta davvero, ma resta sul campo
Nel suo ultimo aggiornamento, Bank of America offre un’analisi profonda e tecnica delle prossime mosse della Bank of Japan (BoJ), concentrandosi in particolare sul ritmo di acquisto dei titoli di Stato giapponesi (JGB). L’articolo chiarisce cosa intende la banca centrale per "tolleranza" rispetto alla curva dei rendimenti e quali sono gli impatti attesi sui segmenti a lunga e lunghissima scadenza. Vediamo i punti principali, spiegati in modo discorsivo e accompagnati dai grafici chiave del report.
Cosa sta facendo la BoJ? Una vera riduzione, non solo comunicazione
La BoJ sta finalmente tagliando gli acquisti di JGB in maniera concreta, non più solo a parole. Questo segna un passo importante verso una normalizzazione della politica monetaria, dopo anni di controllo estremo della curva (YCC – Yield Curve Control).
Secondo BofA, il ritmo attuale è di 6.5 trilioni di yen al mese (Q2), ma la banca punta a ridurlo gradualmente fino a 5 trilioni nel Q3 e 4 trilioni nel Q4, con un target finale di circa 3 trilioni di yen mensili entro fine 2026.
Questo non vuol dire un’uscita dal mercato: la BoJ resterà un acquirente strutturale. Ma l’obiettivo è evitare di forzare artificialmente la parte lunga della curva.
📊 Grafico: "BoJ's JGB Purchase Amount Forecast"

Questo grafico illustra le proiezioni di BofA Global Research relative agli acquisti e ai rimborsi mensili di JGB (Japanese Government Bonds) da parte della Bank of Japan (BoJ) fino all'inizio del 2027, con dati effettivi fino ad aprile 2025 e previsioni a partire da maggio 2025.
🔹 Cosa mostra il grafico
Barre blu scuro: acquisti mensili di JGB da parte della BoJ (in trilioni di yen).
Linea azzurra: rimborsi mensili dei JGB detenuti dalla BoJ, calcolati come media mobile a 3 mesi (3MMA).
📉 Tendenza chiave
Gli acquisti di JGB da parte della BoJ sono già in graduale diminuzione a partire da metà 2024.
Dopo aprile 2026, BofA si aspetta una ulteriore riduzione degli acquisti, portandoli stabilmente sotto i 2 trilioni di yen al mese entro il 2027.
I rimborsi (linea azzurra) si mantengono piuttosto stabili sopra i 6 trilioni di yen fino a inizio 2026, prima di iniziare anch’essi a ridursi leggermente.
🧭 Interpretazione
Questo grafico riflette un cambiamento di politica monetaria da parte della BoJ: fine graduale dello stimolo monetario ultra-espansivo basato su massicci acquisti di titoli di Stato.
Il calo degli acquisti a fronte di rimborsi ancora elevati implica che la BoJ lascerà scadere i titoli senza reinvestire, riducendo così il bilancio — un processo noto come quantitative tightening.
🧠 Implicazioni
Segnala una normalizzazione monetaria da parte della BoJ, coerente con una possibile fine del regime di tassi zero e della curva dei rendimenti controllata (YCC).
Potrebbe avere effetti sul mercato obbligazionario giapponese: aumento dei rendimenti dei JGB e potenziale rafforzamento dello yen se accompagnato da politiche più restrittive.
In sintesi, la BoJ sembra pronta a ritirare gradualmente il sostegno straordinario alla politica fiscale giapponese, con implicazioni rilevanti per i mercati globali.
--------------------------------------
Superlong: da anomalia a nuova normalità
La parte ultra-lunga della curva (JGB 25Y+, i cosiddetti “superlong”) è stata negli ultimi anni mantenuta sotto controllo dalla BoJ attraverso acquisti massicci e mirati. Oggi, invece, l’autorità monetaria giapponese sembra disposta a tollerare rendimenti più elevati su questo tratto.
Questo approccio è coerente con una strategia di uscita graduale: meno interventi sui superlong significa lasciare che il mercato “respiri”, accettando curve più ripide (steepening) e tassi più allineati ai fondamentali.
📊 Grafico: "BoJ’s purchase share by JGB maturity" –

Exhibit 3: BoJ balance sheet as % of nominal GDP
Cosa mostra il grafico:
L’andamento del bilancio della BoJ (asset totali) espresso in percentuale del PIL nominale giapponese.
Punti chiave:
Dal 2012 in poi, il bilancio della BoJ è cresciuto drasticamente, superando il 130% del PIL durante la pandemia.
Dal 2022-2023 ha iniziato a scendere gradualmente.
Le proiezioni di BofA indicano che entro la fine del 2026, il bilancio scenderà verso il 97% del PIL.
Interpretazione:
Questo trend è coerente con la fine delle politiche ultra-espansive.
Una riduzione del bilancio implica che la BoJ acquisterà meno titoli o lascerà scadere quelli in portafoglio senza reinvestirli (quantitative tightening).
Il livello di 97% resta comunque elevato rispetto agli standard storici, a segnalare che la BoJ manterrà una presenza significativa sul mercato, seppur ridotta.
------------------------------------------
Un equilibrio fragile: meno acquisti, ma niente caos
Nonostante il calo degli acquisti, la BoJ vuole evitare traumi sul mercato. BofA stima che la banca possa permettersi di tagliare gli acquisti anche del 40–45% rispetto ai livelli di picco, senza causare dislocazioni gravi, grazie al contesto di bassa inflazione e crescita salariale graduale.
Il punto chiave è che la banca centrale punta a tollerare una curva più ripida, non a provocarla. Questo equilibrio tra sostegno e normalizzazione sarà centrale nel 2025–2026.
📊 Grafico: "Forecast of JGB purchases and maturities" –

Exhibit 2: BoJ purchases as % of monthly issuance, by maturity
Cosa mostra il grafico:
La percentuale di acquisti mensili di JGB (titoli di Stato giapponesi) da parte della BoJ suddivisa per scadenza.
Confronta il periodo fino a marzo (barra blu scuro) con il periodo da aprile in poi (barra azzurra chiara).
Cosa osserviamo:
La BoJ ha acquistato una quota molto elevata delle emissioni nei segmenti 1–10 anni (tra il 45% e il 50%).
Gli acquisti sono leggermente calati dopo aprile, ma restano significativi.
Sul tratto oltre 25 anni, la BoJ ha sempre acquistato molto meno, e anche in questo caso la quota si è ridotta ulteriormente.
Interpretazione:
La banca centrale si concentra sulle scadenze più liquide e a breve termine, ma sta moderando l’intervento anche su queste.
Questo è un ulteriore segnale di normalizzazione monetaria, ovvero di riduzione graduale dello stimolo.
🔎 In sintesi:
La BoJ sta progressivamente riducendo il supporto al mercato obbligazionario.
Sta facendo meno acquisti, in particolare sulle scadenze lunghe.
Il suo bilancio si sta ridimensionando ma resta ancora molto ampio in termini relativi al PIL.
Questo processo di normalizzazione è uno dei segnali più evidenti di un cambio di regime monetario in Giappone.
------------------------------------------
La BoJ resta un grande acquirente: un’uscita molto graduale
Nonostante i tagli, la BoJ continuerà a detenere un ruolo dominante nel mercato dei JGB. Anche nel 2027, secondo le stime BofA, l’istituto manterrà un livello di acquisti mensili ben superiore a quello dei fondi domestici non-BoJ (es. assicurazioni, fondi pensione).
Questo significa che, anche in uno scenario post-normalizzazione, il mercato obbligazionario giapponese resterà fortemente condizionato dalla politica monetaria. Il che comporta opportunità, ma anche rischi, per chi investe sulla curva dei tassi nipponica.
📊 Grafico: "BoJ vs Non-BoJ holdings of JGBs"

Questo grafico mostra la distribuzione delle partecipazioni della Bank of Japan (BoJ) sui titoli di Stato giapponesi (JGB) per singola emissione, aggiornato al 20 maggio 2025.
Cosa rappresenta il grafico
Ogni colonna indica una scadenza: 2Y, 5Y, 10Y, 20Y, 30Y, 40Y (titoli a 2, 5, 10, ecc. anni).
Ogni riga indica un codice ISIN specifico (es. JN472, JS177, JB377...) con la relativa percentuale di titoli in circolazione detenuta dalla BoJ.
Le celle evidenziate in rosso o rosa segnalano livelli elevati di concentrazione delle detenzioni.
Principali evidenze
Massima concentrazione sotto i 10 anni:
In particolare, nei titoli a 10 anni, la BoJ possiede oltre l’80% di numerose emissioni (es. JB379, JB378, JB377...).
Alcuni titoli 5Y mostrano anch’essi livelli superiori al 70% (es. JS172, JS171).
Questa è la zona in cui la banca centrale ha effettuato la maggior parte dei suoi acquisti negli anni di politica monetaria ultra-espansiva.
Detenzioni molto più contenute oltre i 10 anni:
Nei titoli 20Y, 30Y e 40Y, i livelli sono decisamente più bassi, con poche eccezioni (es. JL185 al 53.6%).
Questo riflette il minore coinvolgimento della BoJ sul tratto lungo della curva, dove gli acquisti sono più limitati anche per motivi di rischio duration.
Segmento critico: 10Y
La concentrazione estrema sul 10Y (diversi titoli sopra l’85%) è particolarmente rilevante:
Rende il mercato meno liquido per questi bond specifici.
Limita il flottante disponibile per investitori privati.
Implica difficoltà per eventuali vendite o cambi di politica monetaria senza creare distorsioni di prezzo.
🔎 Conclusione
La BoJ detiene una quota dominante dei titoli di Stato giapponesi a breve e medio termine, con una posizione particolarmente elevata sui 10 anni. Questo sottolinea quanto l’intervento della banca centrale abbia deformato il mercato JGB, rendendo ora il processo di riduzione del bilancio (e dei reinvestimenti) particolarmente delicato, soprattutto per le scadenze più detenute.
Una transizione verso una normalizzazione monetaria dovrà quindi essere gestita con estrema cautela per evitare shock sui prezzi dei titoli dove la BoJ è praticamente l’unico compratore rimasto.
-----------------------------------------
Cosa cambia per gli investitori?
Per chi segue il mercato giapponese o ha esposizione a JGB, ci sono tre implicazioni operative chiave:
Curva più ripida: soprattutto sui superlong. Più opportunità di carry e roll-down per strategie direzionali
Meno distorsioni: riducendo la presenza, la BoJ rende più efficienti i prezzi di mercato
Più sensibilità allo yen: con meno acquisti, anche il tasso di cambio USD/JPY potrebbe diventare più sensibile ai differenziali di rendimento
Conclusione
Il messaggio di BofA è chiaro: la BoJ sta davvero riducendo la sua impronta, ma lo fa in modo controllato. Nessuna exit shock, ma una gestione calibrata della curva. Per gli investitori, è tempo di osservare con attenzione i movimenti sui 20Y–40Y e valutare strategie più dinamiche.
Il futuro dei JGB è più libero. Ma non è ancora del tutto indipendente.
Vuoi approfondire questi temi e confrontarti con altri investitori?
Unisciti al nostro server Discord: registrati gratis a www.salvatorebilotta.com
Troverai analisi, discussioni e aggiornamenti in tempo reale sul mondo dei mercati.