MARKET MOVERS - 45° SETTIMANA ‘24 – FED ED ELEZIONI USA
Financial Markets Background
Ci lasciamo alle spalle una delle settimane più rilevanti del trimestre, caratterizzata dalla pubblicazione dei dati macroeconomici e dai report trimestrali delle aziende statunitensi. Questi eventi hanno evidenziato l'attenzione degli investitori sulle imminenti elezioni USA e sull’attesa riunione della Federal Reserve della prossima settimana, lasciando in secondo piano i dati sull’occupazione. Quest’ultimi, infatti, risultano parzialmente distorti dagli effetti di recenti catastrofi naturali, che hanno temporaneamente influenzato il mercato del lavoro senza rappresentare un cambiamento strutturale.
L’attenzione rimane quindi sulle elezioni presidenziali USA, con Donald Trump come candidato repubblicano e Kamala Harris come rappresentante dei democratici. Entrambi dovranno affrontare la questione dell’elevato debito pubblico statunitense, considerata la principale sfida economica per il prossimo mandato. Se da un lato l’economia USA mostra segni di resilienza, posizionandosi come un porto sicuro in un contesto globale in rallentamento, l’aumento del debito federale rappresenta un rischio significativo.
Una nuova presidenza Trump sembra essere lo scenario maggiormente anticipato dai mercati: ciò comporterebbe un probabile incremento del debito sovrano e del rapporto debito/PIL, ma potrebbe anche stimolare l’economia attraverso politiche protezionistiche e un potenziamento dei settori ciclici.
Parallelamente, la Federal Reserve dovrà prendere una decisione importante sulla politica monetaria, prevista per giovedì sera. Dopo aver previsto un approccio accomodante, con potenziali tagli dei tassi per un totale di 50 punti base entro il 2024, i mercati stanno rivedendo le aspettative. Ora ci si attende un ritmo più graduale, con riduzioni di 25 punti base, considerando la solidità attuale del quadro macroeconomico USA.
Di seguito, i principali market movers della prossima settimana.
Lunedi 04 Novembre
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Martedì 05 Novembre
- ORE 04.30 RBA INTEREST RATE DECISION ( AUD)
La banca centrale australiana (RBA) è chiamata a decidere sui tassi di interesse, con una buona probabilità che il costo del denaro rimanga invariato al 4,35%. Nelle recenti riunioni, la RBA ha considerato le difficoltà dell’economia globale, monitorando in particolare i partner commerciali principali. Tuttavia, i progressi limitati nella lotta all’inflazione continuano a pesare sulle prospettive di una politica monetaria espansiva, posticipando le aspettative di un allentamento dei tassi.
- ORE 06.00 PRESIDENTIAL ELECTION (USD)
Le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 si avvicinano, e i mercati globali osservano con attenzione l’esito della corsa alla Casa Bianca, che vede come principali contendenti Donald Trump per i Repubblicani e Kamala Harris per i Democratici. Entrambi i candidati devono affrontare sfide economiche cruciali, come la gestione dell’elevato debito pubblico e le politiche economiche per mantenere la resilienza dell’economia americana.
L’incertezza elettorale influenza i mercati finanziari, con gli investitori attenti ai possibili cambiamenti nelle politiche fiscali e commerciali, oltre che alle implicazioni per settori strategici come l’energia e la tecnologia. In parallelo, la Federal Reserve monitora attentamente la situazione, cercando di bilanciare una politica monetaria che sostenga la crescita senza alimentare ulteriormente l’inflazione.
In questo scenario, il voto avrà implicazioni non solo per gli Stati Uniti ma anche per le economie globali, specialmente nei mercati emergenti, strettamente legati alle dinamiche dell’economia americana.
- ORE 14.30 BALANCE TRADE (CAD)
L'ultima rilevazione sulla bilancia commerciale canadese ha mostrato un disavanzo di 1,1 miliardi di dollari, peggiorando rispetto alle già negative previsioni di 500 milioni. Questo dato sottolinea le sfide dell'economia canadese, colpita dal calo delle esportazioni e dalle incertezze globali che pesano sul commercio internazionale. La previsione per il prossimo mese, sebbene più ottimista, è ancora negativa, attestandosi su un deficit di 800 milioni di dollari. Gli analisti attendono con attenzione i prossimi dati per valutare la tenuta della domanda estera e l'impatto sulle prospettive economiche del Paese.
- ORE 16.00 ISM SERVICE PMI (USD)
L'indice ISM del settore dei servizi negli Stati Uniti ha registrato un notevole +54,9, superando sia le aspettative di 51,7 sia il valore precedente di 51,5. Questo risultato sottolinea la robusta espansione del settore dei servizi, che continua a guidare la crescita economica americana nonostante le sfide globali. Un indice sopra 50 indica espansione, segnalando una domanda interna vivace e un miglioramento dell'attività economica in un settore che rappresenta una parte fondamentale dell’economia statunitense.
Mercoledì 06 Novembre
- ORE 16.00 IVEY PMI (CAD)
L'indice Ivey canadese, che misura l’attività economica generale, ha un'aspettativa di 54,2 per la prossima rilevazione, in crescita rispetto al dato precedente di 53,1. Questo valore segue un risultato superiore alle attese di 50,2 nell’ultima rilevazione, segnalando un miglioramento costante dell’economia. Un indice sopra 50 indica espansione, e il superamento delle aspettative rafforza l'idea di una crescita moderata ma sostenuta dell'attività economica canadese.
Giovedì 07 Novembre
- ORE 13.00 BOE INTEREST RATE DECISION (UK)
La Bank of England (BoE) è attesa a un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, che porterebbe il costo del denaro dal 5% al 4,75%. Questo sarebbe il secondo taglio di 25 punti base, dopo il massimo del 5,25% raggiunto recentemente e una pausa nell'ultima riunione. La BoE sembra voler adottare un approccio più accomodante per sostenere l'economia britannica, bilanciando la necessità di contenere l'inflazione con quella di stimolare la crescita economica in un contesto di rallentamento globale.
- ORE 20.00 FED INTEREST RATE DECISION (USD)
Anche per la Federal Reserve è atteso un taglio di 25 punti base, che ridurrebbe i tassi di interesse dal 5% al 4,75%. Questo aggiornamento di politica monetaria riflette un approccio cauto rispetto a tagli più aggressivi, come quello di 50 punti base ipotizzato il mese scorso. Sarà il secondo taglio consecutivo, dopo la precedente riduzione di 50 punti base, segnalando un adattamento graduale alla situazione economica attuale pur mantenendo attenzione al controllo dell'inflazione e al sostegno della crescita.
Venerdì 08 Novembre
- ORE 14.30 UNEMPLOYMENT RATE ( CAD )
Il tasso di disoccupazione canadese si è attestato al 6,5% nell'ultima rilevazione, un dato migliore rispetto alle aspettative del 6,7% e al valore precedente del 6,6%. Nonostante questa performance positiva, il tasso di disoccupazione mantiene un trend crescente, considerando che solo lo scorso marzo 2024 aveva raggiunto il minimo del 5,8%. Questo suggerisce un mercato del lavoro in rallentamento, probabilmente influenzato dalle sfide economiche globali, anche se la resilienza attuale riflette ancora una domanda interna relativamente stabile.
Buon Trading
Salvatore Bilotta
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