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Immagine del redattoreSalvatore Bilotta

I BIGPLAYERS CREDONO NEL CAMBIO ROTTA

ANALISI COT REPORT del 20.08.2023






-CONTESTO

Siamo entrati nel secondo semestre del 2023 e le intenzioni delle banche centrali riguardo alle future decisioni di politica monetaria non sono ancora chiare.


Con le dichiarazioni della FED e del FOMC degli ultimi mesi, i tassi di interesse dovranno ancora essere alzati per contrastare un'inflazione che si sta dimostrando più resiliente di quanto si pensasse.


Nonostante i timori di una recessione, che sembra tardare a manifestarsi grazie agli interventi a sostegno dei consumi durante la pandemia, i mercati finanziari iniziano a temere che possa palesarsi a partire dal secondo semestre del 2023.


Mantenere i tassi di interesse così alti e per così tanto tempo significa sfidare l'economia del paese, che sembra rispondere in maniera fin troppo robusta, con una disoccupazione pressoché inesistente e una forte domanda aggregata.


Sebbene le banche centrali cercano di calmare gli animi mantenendo ferma la rotta su politiche aggressive, i mercati sembrano guardare con maggiore fiducia al pivot point.


Secondo uno studio di Morgan Stanley, i cicli di rialzi dei tassi hanno visto il raggiungimento di un pivot nel giro di 4-8 trimestri mediamente, il che porterebbe la FED a non essere lontana da un cambio di rotta, ipotesi confermata anche dai buoni dati sull'inflazione.


Gli operatori quindi sfidano la FED e rilanciano asset di rischio, mentre vendono dollari USA destinati al rientro dei favorevoli delta tassi con le altre valute.


L'ultimo mese di agosto ha dato respiro al grande rally rialzista dei mercati finanziari, portando a buone prese di profitto con storni che al momento si aggirano nell'ordine del 7% dai massimi per il comparto equity USA.


Come tutte le fasi di storno, entrano in campo i dubbi sulla tendenza di fondo, ma non possiamo certo parlare di totale inversione ribassista, non di certo nel posizionamento che ci viene mostrato dal cot report.



- FOREX:


EURUSD






Il mercato della moneta unica è incerto, con i grandi operatori che mantengono fermi i loro 160.000 contratti netti long. Nonostante la scorsa settimana sia stato registrato un buon interesse long con 10.052 contratti, questi ultimi hanno compensato le 22.251 posizioni corte della settimana precedente, lasciando invariata la posizione di fondo, che rimane non lontana dal massimo di esposizione netta long visto a maggio con 187.089 contratti. Il quadro tecnico premia il dollaro USA per agosto 2023, pertanto EUR/USD abbandona i massimi di 1,1275 per tornare a 1,0850, senza tuttavia invalidare la tendenza rialzista di medio-lungo periodo, che trova supporto a 1,08 prima e 1,0650 poi, ultimo baluardo per un posizionamento rialzista sulla moneta unica.



GBPUSD






L'andamento della sterlina in queste ultime settimane di contrattazione è stato caratterizzato da incertezza. Nonostante il trend di fondo sia rialzista, con i big players che mantengono OI netto long a 50988 contratti, si sono verificate importanti prese di profitto nelle ultime settimane, con riduzioni totali dell'OI che si aggirano attorno ai 10K contratti.


Il quadro tecnico della sterlina mostra un mese di agosto debole, dopo aver lasciato i massimi di 1.3140 visti a luglio, le quotazioni sono andate a riprendere i supporti di 1.2625. Resta valida la tendenza rialzista di più ampio respiro, che trova a 1.26 prima e 1.2325 poi gli ultimi baluardi per credere nel trend long. Un chiaro segnale rialzista si avrebbe nella rottura dei massimi settimanali di 1.2825.



YENUSD






Le posizioni nette corte sullo yen giapponese sono aumentate, passando dai 118.000 contratti netti short del mese scorso agli attuali 80.961 contratti. Tuttavia, questa situazione non indica un cambio di rotta al momento, considerando anche la congiuntura macroeconomica giapponese che, non trovando alcun motivo concreto nella bassa inflazione, non è portata ad aumentare i tassi di interesse, anzi potrebbe adottare nuove misure di allentamento economico che svaluterebbero ulteriormente lo yen giapponese.


Le mani forti stanno prendendo profitti e portano la posizione netta corta a 80.961 contratti questa settimana, oscillando in un territorio di netta short position da febbraio 2021.


Il quadro tecnico di USD/JPY evidenzia chiaramente la debolezza dello yen giapponese e la forza del dollaro americano, con quotazioni ai massimi di periodo a 146,50. Il ritest dei massimi della scorsa settimana a 145 sarà la chiave per determinare la ripartenza del trend o la nascita di un necessario storno tecnico, che troverebbe supporti a 143,50 prima e 141,50 poi, per finire con 138 figura.



AUDUSD






I grandi investitori non sembrano credere nelle economie oceaniche, come dimostra il rapporto COT. Attualmente, l'Open Interest si attesta a -53397 contratti con un aumento di 10205 contratti corti solo nella scorsa settimana.


I paesi dell'Oceania sono chiaramente sotto pressione, principalmente per le decisioni delle banche centrali di concentrarsi maggiormente sulla preservazione della congiuntura macroeconomica piuttosto che sull'affrontare l'inflazione, e in secondo luogo per le conseguenze che il rallentamento dei partner commerciali asiatici potrebbe avere sull'economia australiana e neozelandese.


Dal punto di vista tecnico, l'andamento dell' AUD ad agosto è tra i peggiori, portandosi ai minimi di 0,6350. È innegabile la necessità di un'inversione di tendenza che riporti i prezzi più vicini al loro valore medio di 0,6550, livello che rimane una resistenza chiara e che non darebbe ancora il via a nessuna vera inversione di tendenza.



CADUSD





Nonostante la ripartenza del WTI possa essere un vero volano per il dollaro canadese, al momento esso soffre la forza del dollaro USA. Il quadro tecnico mostra chiaramente la debolezza del dollaro canadese, con quotazioni che si attestano a 1.3550, non lontane dai massimi di 1.3650, grazie ad un vero e proprio rally rialzista giornaliero partito ai principi di agosto. Anche se questo asset ha bisogno di respiri tecnici, non escludiamo che possa raggiungere i livelli di resistenza sopra citati di 1.3650-60 prima di vedere cambi di direzionalità decisi. Inoltre, nell'ultima rilevazione, l'OI del dollaro canadese è tornato ad avere un valore negativo con -11411 contratti short, aumentando le incertezze sulle sue prestazioni future.



CHFUSD





NZDUSD






- EQUITY:


S&P500






Le coperture sullo SP500 continuano, con un OI di soli 118408 contratti short, abbandonando le scommesse ribassiste che avevano portato a ben 434170 contratti short la posizione netta totale a maggio 2023. Sembra che la voglia di riportarsi più vicini ad una posizione neutra da parte dei grandi investitori sia stata il carburante necessario per far ripartire gli indici USA.


Il quadro tecnico mostra un momentaneo storno dai massimi di periodo, situati a 4607 punti, mentre le attuali quotazioni di 4360 punti evidenziano uno storno del 6% per questo agosto. L'approdo ai supporti di 4330 punti potrebbe essere un valido punto di ripartenza se confermato come supporto di medio periodo. La violazione di detto supporto aprirebbe la strada ad allunghi ribassisti fino alle aree di 4190 punti.


NASDAQ






DOWJ






RUSSEL



VIX





- COMMODITIES:



CRUDE OIL




Gli acquisti sul wti sono ripresi, con i grandi operatori che hanno acquisito 242108 contratti netti long. Nonostante la scorsa settimana sia stata caratterizzata da prese di profitto sull'OI long, il posizionamento degli operatori sembra essere tornato nei range medi di questo asset. Dal punto di vista tecnico, le quotazioni sono nuovamente sopra gli 80$, dopo aver toccato i massimi di 85$. Il breve storno a 79$ sembra essere stato un movimento propedeutico ad una nuova spinta rialzista che trova supporto a 78.50$, portando le quotazioni nuovamente verso gli 85$.



NATURALGAS




GOLD




Gold che non trova fiducia da aprte delle mani forti che scaricano OI e si portano a soli 121136 contratti netti long. Gli ottimi rendimenti del comparto obbligazionario, legati ad un dollaro Usa che vive un agosto di forza non permette al gold di trovare terreno fertile per delle ripartenze.

Le quotazioni ora a 1890$ sembrano proiettarsi verso i prossimi livelli supportivi a 18560$ prima e 1800$ poi. Parleremo di un gold forte solo sopra i 1900$ il che aprirebbe a possibili fasi di lateralità del metallo giallo , ma per ora attendiamo prezzi migliori per comprare oro.


SILVER



PALLADIO





- OBBLIGAZIONARIO SOVRANO USA

2Y


5Y


10Y


30Y


buon trading

Salvatore Bilotta

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