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Il petrolio rompe il range di 2 anni al ribasso: raccomandiamo ai produttori diassicurarsi contro ulteriori ribassi

📌𝐭𝐨𝐝𝐚𝐲'𝐬 𝐢𝐧𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐭𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥 𝟎7.𝟎𝟑.𝟐𝟎𝟐𝟓



In un recente report rilasciato da Citi Research il 5 marzo 2025, gli analisti hanno approfondito le dinamiche attuali del mercato del petrolio, evidenziando una serie di fattori chiave che stanno influenzando i prezzi del Brent. Il documento, intitolato "Oil breaking 2-year range to the downside – we recommend producers insure against further move lower", offre una panoramica dettagliata e una serie di raccomandazioni per i produttori di petrolio. Di seguito, esploriamo i punti salienti del report, arricchendo l'analisi con una discussione sui grafici chiave forniti.


1. Dinamiche Geopolitiche e Fondamentali: Una Pressione al Ribasso sui Prezzi

Il report inizia con l'osservazione che le recenti decisioni di OPEC+ di aumentare gradualmente la produzione a partire dal primo aprile 2025 potrebbero portare a un surplus di mercato. Citi prevede che il Brent possa raggiungere i 60 dollari al barile entro il quarto trimestre del 2025, con una possibilità del 30% che i prezzi scendano fino a 50 dollari al barile.


2. Previsioni di Domanda e Offerta per il 2025

Gli analisti prevedono che la crescita dell'offerta non OPEC supererà la crescita della domanda globale nel 2025. Ciò è dovuto in parte alla resilienza e all'espansione della produzione non OPEC, compresi i produttori di shale statunitensi, nonostante le tariffe sull'acciaio precedentemente introdotte.


3. Impatto delle Politiche di Trump e Geopolitica

Il report sottolinea l'intenzione dell'amministrazione Trump di utilizzare tutte le leve a disposizione per abbassare i prezzi dell'energia, inclusi tagli fiscali e deregolamentazione. Inoltre, potenziali mediazioni russe nelle tensioni USA-Iran potrebbero influenzare ulteriormente il mercato del petrolio.


4. Proiezioni Economiche Globali e Impatto delle Tariffe

Citi prevede un rallentamento della crescita economica globale al 2,3% nel 2025, influenzato da alti tassi d'interesse negli USA e un aumento delle tariffe, particolarmente con la Cina, che potrebbe aumentare le pressioni inflazionistiche.


5. Dinamiche a Lungo Termine: Opportunità per OPEC+

Il documento discute delle prospettive a lungo termine per il mercato del petrolio, suggerendo che la diminuzione della produzione di shale oil negli USA potrebbe lasciare spazio a OPEC+ per aumentare la sua quota di mercato.


Spiegazione dei Grafici Chiave


Il grafico presentato offre una panoramica critica sul punto di pareggio dei costi dei progetti petroliferi globali, con particolare attenzione ai produttori ad alto costo, che sono vulnerabili a fluttuazioni del prezzo del petrolio.

Analisi del Grafico:

  1. Curva del Break-even: La linea mostra che la maggior parte dei costi di break-even dei produttori di petrolio, in particolare quelli di scisto (shale), si trova tra i $40 e $60 per barile. Questo indica il prezzo minimo a cui devono vendere il petrolio per coprire i loro costi operativi e di capitale.

  2. Composizione della Produzione: Il grafico a torta illustra che l'85% della produzione proviene dallo scisto, con solo l'8% dalle acque profonde (deepwater) e il 6% da metodi convenzionali. Ciò sottolinea l'importante ruolo che lo scisto gioca nel mercato globale del petrolio, ma anche la sua suscettibilità ai cambiamenti dei prezzi del petrolio.

  3. Contributo all'offerta futura: La curva ascendente alla fine del grafico suggerisce un aumento previsto nei costi di pareggio oltre il 2025, indicando che nuovi progetti, probabilmente più costosi, contribuiranno significativamente all'offerta globale.

Implicazioni per gli Investitori: I produttori ad alto costo, come quelli di scisto negli Stati Uniti, sono particolarmente esposti ai rischi di volatilità dei prezzi. Un calo del prezzo del petrolio sotto la soglia di $50-$60 per barile può renderli non competitivi, spingendo potenzialmente verso la chiusura di produzioni meno efficienti. Gli investitori dovrebbero considerare questi aspetti quando valutano le opportunità nel settore energetico, dato che scenari di bassi prezzi del petrolio potrebbero influenzare negativamente le aziende con costi di produzione elevati.

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Produttori ad alto costo e declino rapido

Il primo grafico esamina la vulnerabilità dei produttori di petrolio a costi elevati, in particolare quelli che affrontano tassi di declino rapidi nella produzione, come alcuni produttori di shale negli Stati Uniti. Mostra una curva del costo di pareggio per i progetti petroliferi globali, evidenziando che la maggior parte delle produzioni di shale ha un costo di pareggio tra i $40 e $60 per barile. La torta segmentata indica che il 85% della produzione proviene dallo shale, con un minore contributo dai metodi convenzionali (6%) e da acque profonde (8%). Questo suggerisce che una significativa porzione del mercato è altamente sensibile alle fluttuazioni dei prezzi del petrolio.

Impatto deflazionistico di un Brent a $60

Il secondo grafico mette in luce l'effetto deflazionistico che un prezzo del Brent a $60 al barile potrebbe avere sull'economia degli Stati Uniti, con una riduzione potenziale delle spese domestiche per i prodotti petroliferi fino al 1,6% del PIL entro la fine del 2025. La linea blu mostra la spesa nominale in miliardi di dollari, mentre la linea rossa indica la percentuale rispetto al PIL. Inoltre, il grafico a destra illustra come i prezzi della benzina al dettaglio negli Stati Uniti possano ridursi significativamente, suggerendo che i prezzi potrebbero scendere alla metà dei livelli massimi registrati durante la presidenza di Biden se il Brent dovesse stabilizzarsi tra $55 e $60 al barile.

Questi grafici sono essenziali per comprendere alcuni aspetti chiave del mercato energetico globale e le loro possibili ripercussioni economiche. L'analisi fornisce una prospettiva su come variazioni nei costi di produzione e nei prezzi del petrolio possano influenzare non solo i produttori ma anche i consumatori, offrendo una vista d'insieme sull'interdipendenza tra mercati energetici e stabilità economica globale.

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Il grafico esamina le tendenze di lungo termine nel mercato energetico, mettendo in luce il ruolo cruciale delle dinamiche di sfruttamento dello shale negli Stati Uniti e le implicazioni per l'OPEC+. Si evidenzia che, nonostante un iniziale picco di produzione, è prevedibile un declino, motivato da fattori di sfruttamento e geologici, che potrebbe lasciare spazio all'OPEC+ per riacquistare una parte del mercato perso.


Investimenti e invecchiamento delle infrastrutture

Il grafico mostra come, nonostante un aumento significativo delle spese in capitale (capex) nel settore petrolifero e del gas negli Stati Uniti, l'età media del capitale in questo settore stia crescendo. Questo indica un sottostante problema di invecchiamento delle infrastrutture che potrebbe influenzare la capacità produttiva futura.


Prospettive sulla domanda di energia

Le previsioni sul consumo di energia mostrano diverse traiettorie basate su vari scenari politici e di transizione energetica. Si prevede che la domanda raggiunga un picco entro il 2025 sotto le politiche attuali, con un graduale declino successivo come risultato di una maggiore adozione di energie alternative e di politiche più aggressive per il clima. Questo segmento del grafico mette in luce le sfide e le opportunità future nel settore energetico, con particolare attenzione all'impatto delle politiche energetiche e ambientali.

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Global Oil/Liquids Balances

Questa complessa tabella fornisce una panoramica dettagliata dell'offerta e della domanda globale di petrolio su base mensile e annuale, evidenziando i contributi per paese e per tipologia di petrolio. Questi dati sono cruciali per gli analisti di mercato per comprendere le dinamiche di prezzo del petrolio a livello globale.


Sezione delle Parole Chiave

  • Brent: Riferimento a un tipo di petrolio che funge da importante benchmark per i prezzi del petrolio a livello globale.

  • OPEC+: Riferimento all'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, più alcuni paesi non membri che collaborano nella gestione dell'offerta di petrolio.

  • Shale oil: Petrolio non convenzionale estratto da formazioni di shale tramite fratturazione idraulica.

  • Tariffe: Dazi imposti su beni importati, che possono influenzare i costi e i prezzi all'importazione.

  • Geopolitica: Riferimento alle influenze politiche ed economiche tra nazioni che possono impattare i mercati globali, incluso quello dell'energia.


Come tutti i giorni andremo ad approfondire il report nella live Today's Trading, Vi invito ad iscrivervi al canale yotube e sostenere il nostro progetto!


Buon Trading

Salvatore Bilotta

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