Il Sussurro dei Mercati – Oro, Flussi e Rischio Bolla secondo Hartnett
- Salvatore Bilotta
- 2 giu
- Tempo di lettura: 4 min
Il Sussurro dei Mercati – Oro, Flussi e Rischio Bolla secondo Hartnett (BofA, 29 maggio 2025)
Nel suo nuovo aggiornamento settimanale, Michael Hartnett – stratega globale di Bank of America – ci accompagna in un viaggio tra i principali flussi di capitale e le dinamiche che stanno caratterizzando i mercati globali. Il tono del report, come spesso accade nei “Flow Show”, è riflessivo ma ricco di avvertimenti: il mercato sta sussurrando segnali importanti, e chi sa ascoltare può anticipare movimenti cruciali.
Mercati in bilico: siamo vicini a un breakout o a un’inversione?
Il primo tema affrontato da Hartnett riguarda la sensazione crescente di trovarsi a un bivio. Alcuni indicatori tecnici e fondamentali suggeriscono che il mercato azionario globale potrebbe essere pronto per un forte movimento direzionale. I riferimenti chiave sono l’indice dei broker statunitensi (XBD), quello delle banche globali (IXG) e persino Bitcoin. Tutti e tre si avvicinano a livelli di doppio massimo: una figura tecnica che spesso precede una svolta. Se questi livelli verranno superati, potremmo assistere a una nuova gamba rialzista. Se invece terranno come resistenza, sarà lecito aspettarsi un’inversione ribassista.
📊 Grafico: Chart 1 – BofA Bull & Bear Indicator a 4.2

I difensivi scompaiono dai radar: un segnale di euforia?
Un altro elemento che colpisce è il calo drammatico del peso dei settori difensivi (come sanità, utilities e beni di prima necessità) all’interno dell’S&P 500. Oggi rappresentano appena il 18% del totale, un minimo che non si vedeva dal 2000. Questo suggerisce che gli investitori si stanno muovendo con sempre maggiore confidenza verso i settori più ciclici, spesso legati alla crescita e all’innovazione. Un comportamento che, storicamente, precede momenti di eccessiva euforia.
📊 Grafico: Chart 2 – Defensives as % of S&P 500

Il dollaro debole sta ridisegnando la mappa degli asset vincenti
Per Hartnett, uno dei principali motori di questa fase è il deprezzamento strutturale del dollaro americano. Questo indebolimento, se confermato nei prossimi mesi, andrebbe a beneficio di molte asset class: l’oro in primis (che ha già visto afflussi per 75 miliardi di dollari da inizio anno), ma anche le azioni dei mercati emergenti e le valute più penalizzate negli anni precedenti, come lo yen e il real brasiliano. La debolezza del dollaro, insomma, alimenta un effetto rotazione a livello globale.
📊 Grafico: Chart 5 – DXY inverso vs performance EM/DM

Flussi in movimento: fuga dagli USA, ritorno agli emergenti
Il cuore dell’analisi di Hartnett resta come sempre quello dei flussi. La settimana appena conclusa ha visto deflussi per 9,5 miliardi di dollari dai mercati azionari globali, con una vera e propria fuga dal Giappone (-11,8 miliardi, record storico) e un ritorno massiccio verso i mercati emergenti, che registrano afflussi per oltre 2 miliardi. Anche gli investimenti alternativi raccolgono: 2,6 miliardi sono entrati nelle criptovalute, e 1,8 miliardi in fondi legati all’oro. I flussi ci raccontano di un mercato in cerca di protezione, ma anche di rendimento reale.
📊 Grafici: Chart 13 (flussi Giappone), Chart 14 (EM Equity), Chart 6 (oro) –



La strategia BofA: puntare su Bond, International & Gold (BIG)
Nonostante l’euforia che ancora circonda i titoli tecnologici USA, Hartnett continua a suggerire un approccio più prudente e diversificato. La strategia BIG – Bond, International, Gold – resta il core view di BofA: obbligazioni a lungo termine (soprattutto Treasury a 30 anni), azioni internazionali (Europa e Cina in primis) e metalli preziosi come copertura contro l’instabilità e il dollaro debole. Questo posizionamento, secondo BofA, ha solide basi macroeconomiche ed è supportato da flussi strutturali.
📊 Grafici : Chart 4 – US Value vs MSCI ACWI ex-USA , Chart 10 – Asset Bubble History con i Magnifici 7


Il pericolo più grande? Una nuova bolla generata dalla politica
Hartnett lancia anche un monito: il rischio di una nuova bolla speculativa non va sottovalutato. In particolare, se l’amministrazione USA scegliesse di combinare stimoli fiscali, tagli ai tassi e allentamenti commerciali nel tentativo di sostenere l’economia pre-elezioni, potremmo assistere a un nuovo rally artificiale su AI, criptovalute e Big Tech. Un pattern già visto nella storia: prezzi in forte ascesa accompagnati da tassi reali in crescita e scollamento dai fondamentali.
📊 Grafici : Chart 11 – Tassi reali USA 30Y , Table 1 – Bubbles e multipli


Clienti BofA: più difensivi e più bond
Uno sguardo al comportamento dei clienti di BofA mostra una rotazione in atto: cresce l’interesse per ETF difensivi e bond governativi, mentre calano le posizioni in settori ciclici e titoli high yield. L’equity resta sovrappesata nei portafogli, ma l’allocazione sta diventando più prudente.
📊 Grafici : Chart 16 – Flussi ETF, Chart 17–20 – Allocazioni asset


Conclusione: il mercato lancia segnali, starà a noi saperli ascoltare
Il mercato, secondo Hartnett, sta mandando segnali potenti ma non urlati. I flussi raccontano di una crescente cautela istituzionale, a fronte di una narrativa retail sempre più concentrata su tecnologia e AI. Come in ogni fase avanzata del ciclo, le opportunità ci sono, ma richiedono disciplina e attenzione.
📊 Grafico : Chart 22 – Asset Class Quilt

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