ANALISI COT REPORT del 18.06.2023
-CONTESTO
Si va alla conclusione di questa stagione delle banche centrali, con l’ultimo appuntamento per questo giungo 2023 con la Bank Of England attesa la prossima settimana ancora ad un rialzo tassi, ultima banca a parlare dopo che Fed, banca centrale europea e BOJ hanno dato le loro linee guida.
Prime in ordine cronologico la RBA e la BOC che hanno alzato a sorpresa i tassi di interesse per combattare un’inflazione che diventa sempre più vischiosa se consideriamo che l’economia rimen robusta anche con tassi di interesse oltre il 5% per il dllaro canadese. Ecco che i falchi tornano a volare e l’aggressività si rende necessaria ancora nelle politiche monetarie per un tempo superiore a quello che si poteva pensare un anno fa.
Anche la BCE non ha disatteso le aspettative e ha alzato il costo del denaro di 25Bp, dichiarando già la prossima mossa di un rialzo tassi da 25Bp nella riunione di Luglio2023 , mentre la FED resta ferma al palo. Non si muove Powell che mantiene la promessa di un nulla di fatto in questo Giugno, ma preannuncia anche lui una prossimo rialzo tassi a Luglio, sebbene con toni poco incisivi che lasciano aperte le porte a tutti gli scenari.
Settimana prossima la parola alla BOE con la quale sembra scontato un rialzo tassi da 25Bp in linea con il mood mondiale. Le economie mondiali sono ancora troppo calde e interventi rapidi si rendono necessari per evitare che l’inflazione rimanga a questi livelli per troppo tempo.
In questo scenario le mani forti sembrano tuttavia divise tra chi decide di seguire i delta tassi sul valutario e chi crede sia giunto già il momneto di ricoprire le posizioni sull’azionario che prosegue un viaggio in solitaria verso i massimi.
-FOREX:
il mercato valutario sembra essere in linea perfetta con una delle regole base: ci si muove dove ci sono i migliori differenziali tassi! Cosi i rialzi dlla RBA, BCE e BOC sembrano dare le giuste motivazioni agli operatori per scegliere asset che pagano le posizioni di medio periodo. Dobbiamo anche notare che fanno capolino nuovamente le posizioni long dollari sulla promessa di un rialzo tassi nel prossimo luglio 2023 ma ancora ben lontane da poter dichiarare il dollaro come un asset prediletto per le mani forti, che preferiscono seguire un mood di ribilanciamento del portafoglio.
Ma procediamo con ordine:
EURUSD
Ancora posizionamento netto long per la moneta unica, che trova le mani forti con 15822contratti long, ed una ricopertura di soli 6599 contratti questa settimana, che tuttavia mantiene l’Open Interest sotto i valori medi.
Le quotazioni riprendono la loro corsa a rialzo, dopo aver stazionato sui livelli di 1.0630 trova ora motivazioni per ripartire verso 1.1100 ultimo massimo di periodo , che potrebbeessere porta di accesso per ulteriori allunghi rialzisti.
GBPUSD
Posizionamento netto long sulla sterlina per i non commercials, che tengono un open interst di 6735 contratti netti long, dopo una ricopertura di ben 5749 contratti nella sola settimana scorsa.
Il quadro tecnico tuttavia premia le aspettative di rialzi tassi da parte della BOE e ci si riporta a 1.2825 con i breakout dei massimi percedenti a 1.2685-90 il che apre a possibili ulteriori allunghi rialzisti fino 1.32705
YEN
Stabili le posizioni nette corte sullo yen,che si trovano oramai su livelli estremi a 103976 contratti short oramai da due settimane. Le decisioni di mantenere i tassi di interesse negativi da aprte della BOJ onn ha aiutato le prospettive dello yen giapponese che rimane schiacciato dalle vendite.
Il quadro tecnico di usdjpy evidenzia la debolezza dello yen giapponese che perde terreno anche contro un dollaro americano decisamente asfittico, con quotazioni che proseguono la loro corsa rialzista oltre i massimi di 141.00 proiettandosi ora 145 prima e 153 poi.
AUDUSD
Netta Divergenza Sul Dollaro Australiano tra la narrativa delle mani forti e la price action. Le mani forti continuano a scaricare posizioni con un open interest short di 61745 contratti, mettendo in evidenza una scarsa fiducia nelle decisioni della RBA, mentre la price action mostra un netto recupero dai minimi di 0.6460, con un‘interessante break out dei massimi di 0.6820 che proietta i prezzi verso i massimi di 0.7025 prima e 0.7150 poi.
USDCAD
Recuperano le posizioni nette corte sul dollaro canadese che avevamo visto le scorse settimane, con una copertura di ben 1661 contratti che portano la posizione netta totale a 36668 contratti short, , il che evidenzia il passaggio dell’open interest opra i valori medi.
Anche la price action di usdcad manifesta una buona forza del dollaro canadese portando usdcad al break out dei minimi di 1.3225, il che proietta le quotazioni verso i minimi di 1.2950-1.2780
USDCHF
Non riesce il tentativo di posizioni nette long sul franco svizzero, che dopo settimane di ricoperture di open interest short, che hanno portato le quotazioni in un buon rally rialzista, il franco svizzeo trova ancora una volta posizionamento delle mani forti nette short a -5043 cvontratti.
La debolezza momentanea del dollaro Usa e del franco svizzero si bilanciano, non dando vita a direzionalità, ma ad una netta fase di lateralità che mantiene le quotazioni in un range compreso ra 0.9140 e 0.8825
NZDUSD
Quadro più incerto quello del dollaro neozelandese, che non convince le mani forti , lasciandole in una situalzione di equilibrio con soli 831 contratti netti corti che non danno vita a nessuna chiara direzionalità.
Anche la price action conferma l’indecisione delle mani forti con quotazioni che restano sotto le resistenze di 0.6380 ma sopra i minimi di 0.5980
USDINDEX
Fa nuovamente capolino un’interesse rialzista da parte delle mani faorti per il dollaro americano, che trova ora ben 13998 contratti netti long per i non commercial,che puntano sul prossimo rialzo tassi della FED. Si riavvicinano le possibilità di avere l’open interest del dollaro americano sopra i valori medi.
La price action tuttavia non manifesta grande direzionalità rialzista, ma le quotazioni restano comprese tra i minimi di 100.96-101 e le resistenze di 104.70, solo dei break out fuori da questo range potrebbero dettare nuove chiare direzionalità.
-EQUITY:
Il mondo azionario sembra già valutare un’indea di ripartenza del ciclo economico, non ponendosi dubbi su possibili scenari di recessione causati da banche centrali trppo aggressive. La forte tenuta della congiuntura macroeconomica mondiale sembra dare fiducia agli operatori, che sfidano le banche centrali ed iniziano a girare le loro posizioni con assetti rialzisti.
S&p500
Il maggiore indice mondiale, trova nuova linfa da aperte delle amni forti che dopo mesi di posizioni corte ,sembrano aver finito la loro fiducia e dopo aver toccato i 434170 contratti netti corti, iniziano ora una feroce ricpertura con 13118 contratti questa settimana, dopo averne ricoprato 89639 la scorsa settimana.
Le quotazioni prendono il volo e la nuova direzionalità sembra chiara con un break out dei massimi di 4323 pnt e potenziali approdi a 4550 pnt. La speranza di possibili storni sembra giustificata dal forte rally delle ultime sedute, approdi dunque a 4322 pnm sono forse propedeutici a nuovi allunghi , per poter mettere in dubbio la spinta rialzista dovremo prendere in considerazione solo dei break out di 4100 nt
NASDAQ
Il mondo tech da settimane vive il favore dei non commercials che mantengono posizione netta long, con 15680 contratti , incrementando l’open interest di 6832 contratti la sola scorsa settimana.
Le quotazioni evidenzialo il rally rialzista, che non potrà dirsi invalidato sino al break out ribassista dei 14776 pnt.
ALTRI INDICI AZIONARI USA
GOLD
Quadro di incertezza per i metalli,l special modo per il gold che trova le mani forti con 160209 contratti netti long, con una ricopertura di -15432 contratti la scorsa settimana,lasciando di fatto le quotazioni in peno trading range, senza dare direzionalità. Si dovrà quindi attendere l’eventuale break out dei massimi a 1982 come prima resistenza o 1931 come supporto per parlare di vera direzionalità.
ALTRI METALLI
Ngas
Ancora ricoperture delle posizioni nette corte da parte delle mani forti sul ngas, che dopo essere giunti a ben 122981 contratti netti short sembrano aver voglia di ricomprare un asset che quota prezzi molto interessanti, a 2.673$ solo la rottura di 2.80$ darebbe il via alla vera nuova ripartenza che potrebbe portare le quotazioni fino ai massimi di 3.850$
OBBLIGAZIONARIO USA
buon trading
Salvatore Bilotta
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