Nomura Quant Insights – Agosto 2025: Mercati tra Fed, inflazione e Giappone
- Salvatore Bilotta
- 1 giorno fa
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Aggiornamento: 4 ore fa
Articolo a cura di Salvatore Bilotta – sintesi e commento al report Nomura Quant Insights (4 agosto 2025)
Premessa: un contesto di mercato fragile
L’estate 2025 si sta rivelando un periodo di grande incertezza per i mercati finanziari. Dopo un primo semestre caratterizzato da un rally deciso, sostenuto dalle aspettative di tagli ai tassi e dalla corsa del settore tecnologico, la situazione è cambiata improvvisamente. A riportare gli investitori con i piedi per terra è stato soprattutto un jobs report deludente negli Stati Uniti, che ha mostrato segnali di debolezza nel mercato del lavoro. Questo dato, apparentemente tecnico, ha avuto un forte impatto psicologico: ha riacceso i timori di rallentamento economico proprio mentre le borse sembravano aver trovato nuovo slancio.
Da un lato, la prospettiva di una crescita più debole ha spinto gli operatori a rivedere le proprie aspettative, immaginando un ciclo di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve già a partire dall’autunno. L’idea di un costo del denaro più basso ha sostenuto l’ottimismo: tassi inferiori significano credito più facile, valutazioni azionarie più attraenti e potenziale sollievo per i mercati.
Dall’altro lato, però, si è fatta strada la preoccupazione che questo non sia semplicemente un rallentamento fisiologico, ma il segnale che l’economia americana stia entrando in una fase più complicata. Una crescita troppo debole, infatti, rischierebbe di trasformarsi in recessione, riducendo i profitti aziendali e vanificando gli effetti positivi della politica monetaria accomodante.
È proprio in questo contesto “a due velocità” – sospeso tra speranza e timore – che si inserisce il lavoro di Nomura. Il report non si limita a guardare agli indici, ma analizza il comportamento dei principali attori che oggi muovono i mercati: i CTA (Commodity Trading Advisors) che operano seguendo regole quantitative, gli hedge fund macro che puntano a sfruttare i grandi trend globali, i fondi a controllo di volatilità che modulano il rischio in base ai movimenti del VIX, e infine gli investitori istituzionali globali. Comprendere le loro mosse è fondamentale per interpretare le dinamiche attuali: in mercati fragili come questi, i flussi tecnici contano tanto quanto – e talvolta più – delle notizie macroeconomiche.
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