Trump riaccende la guerra commerciale: nuove tariffe su Canada, Messico e Cina scuotono i mercati
- Salvatore Bilotta
- 2 feb
- Tempo di lettura: 7 min
WEEKLY TRADING del 02.02.2025

MARKET BACKGROUND
Il presidente Donald Trump ha annunciato l'introduzione di tariffe sostanziali sulle importazioni provenienti da Canada, Messico e Cina, con l'obiettivo di rinvigorire la produzione industriale americana e utilizzare i dazi come strumento di leva nei negoziati internazionali. Questa politica tariffaria, che prevede dazi del 25% sui prodotti canadesi e messicani e del 10% sui prodotti cinesi, mira a ridurre gli squilibri commerciali e a stimolare la produzione interna. Queste misure sono parte di una strategia più ampia per rafforzare la posizione economica e negoziale degli Stati Uniti sul palcoscenico globale, riflettendo le promesse fatte da Trump durante la sua campagna elettorale di prioritizzare gli interessi commerciali americani.
Le tariffe, che entreranno in vigore alle 12:01 di martedì 4 febbraio, avranno un impatto significativo su una vasta gamma di beni, dai prodotti industriali a quelli di consumo, potenzialmente aumentando i prezzi per i consumatori americani e complicando le relazioni economiche internazionali. I paesi colpiti hanno reagito rapidamente con promesse di ritorsioni, segnando una nuova fase di tensioni nel commercio globale. Questa mossa di Trump è stata descritta come un tentativo di utilizzare i dazi non solo per correggere pratiche commerciali percepite come sleali, ma anche per generare entrate federali che potrebbero aiutare a finanziare altre iniziative politiche, come l'estensione dei tagli fiscali del 2017.
Il presidente ha sostenuto che queste tariffe sono necessarie per proteggere le industrie americane da una concorrenza estera che, secondo lui, ha approfittato delle politiche commerciali liberali precedenti. Tuttavia, molti economisti e commentatori avvertono che queste mosse potrebbero interrompere le catene di fornitura internazionali, aumentare i costi per i consumatori americani e ridurre i flussi commerciali globali, con effetti potenzialmente dannosi per l'economia globale.
In questo contesto di crescenti tensioni commerciali, il mondo osserva attentamente per vedere come si svilupperanno queste politiche e quale sarà l'impatto a lungo termine sulla stabilità economica globale e sulle relazioni internazionali. Le decisioni di Trump hanno sollevato preoccupazioni su un possibile ritorno a una politica protezionistica più isolazionista, che potrebbe alterare significativamente il panorama economico globale nei prossimi anni.
MARKET MOVERS - 6° SETTIMANA ‘25

Lunedì 3 Febbraio
ORE 11.00 IPC EUROPA (EUR)
La lettura preliminare per l'inflazione in Europa offre un quadro significativo della situazione dei prezzi al consumo. Prevista un'ascesa al 2.5%, leggermente superiore al dato precedente del 2.4%. Questo aumento potrebbe riflettere dinamiche di prezzo in settori come l'energia e il consumo, che stanno mostrando segnali di riscaldamento a seguito delle politiche monetarie attuate dalla BCE. Una conferma di tale trend inflazionistico potrebbe spingere l'ente a considerare interventi sulla politica dei tassi.
ORE 16:00 ISM Manufacturing PMI (USD)
I dati preliminari del 2025 per gli ISM Manufacturing PMI negli Stati Uniti sono previsti in leggero aumento a 49.5% da 49.3%. Nonostante il comparto manifatturiero rimanga al di sotto del più robusto settore dei servizi, questo miglioramento potrebbe indicare una resilienza dell'industria, influenzando positivamente le prospettive di crescita economica. Un valore sotto il 50% segnala tuttavia una contrazione, quindi è cruciale monitorare questi sviluppi per valutare la solidità della ripresa post-pandemica.
Martedì 4 Febbraio
ORE 16:00 JOLTS Job Openings (USD)
Le aperture di lavoro, misurate dai JOLTS, sono previste a 7.88M, in lieve calo rispetto ai 8.098M del mese precedente. Questo indicatore è vitale per valutare la forza del mercato del lavoro americano. La leggera riduzione potrebbe riflettere una normalizzazione dopo picchi sorprendenti, ma rimane elevata, sottolineando un mercato del lavoro ancora dinamico, nonostante le recenti affermazioni della FED sulla situazione occupazionale.
Mercoledì 5 Febbraio
ORE 14:30 Bilancia Commerciale (CAD)
La bilancia commerciale del Canada è prevista in surplus di +0.4B C$, risalendo da un deficit di -0.32B C$. Questo miglioramento potrebbe essere influenzato dalle recenti tensioni commerciali con gli USA, segnatamente l'imposizione di tariffe fino al 25% su diversi beni importati. La resilienza del Canada in questo contesto di guerra commerciale sarà cruciale per la salute economica del paese.
ORE 16:00 ISM SERVICE PMI (USD)
Il settore dei servizi negli Stati Uniti, indicatore chiave post-COVID per la crescita economica, è atteso in ulteriore espansione con un PMI di 54.3%, in aumento dal 54.1%. Questi dati sottolineano la continua ripresa del settore servizi, motore della crescita economica, e potrebbero influenzare le decisioni future della FED riguardo la politica monetaria.
Giovedì 6 Febbraio
ORE 13:00 TASSO DI INTERESSE BOE (GBP)
La Bank of England (BOE) è attesa annunciare un taglio dei tassi di 25 punti base, che porterebbe il tasso d'interesse a 4.5% dal precedente 4.75%. Questa mossa, in risposta alla stagnazione economica e al crescente debito pubblico del Regno Unito, mira a stimolare la crescita economica. L'effetto di questa politica sui mercati e sulla fiducia degli investitori sarà fondamentale, dato il contesto di incertezza che pervade l'economia britannica.
Venerdì 7 Febbraio
ORE 14:30 NON FARM PAYROLLS (USD)
I nuovi posti di lavoro non agricoli per il febbraio 2025 sono previsti a 170K, in diminuzione dal sorprendente 256K del mese precedente. Questo dato, benché inferiore, continua a riflettere una robustezza del mercato del lavoro, con una disoccupazione prevista stabile al 4.1%. La FED potrebbe quindi decidere di mantenere inalterato il costo del denaro, osservando un mercato del lavoro resiliente che supporta una politica monetaria accomodante.
ANALISI POSIZIONI COT REPORT

FOREX
Analizzando il posizionamento dei non commerciali sui mercati dei futures del CME di Chicago, notiamo un interesse particolare verso le posizioni in sterline che continuano a manifestare una predominanza di posizioni nette corte, simile a quanto osservato per l'euro. Questo andamento riflette una persistente sfiducia verso la ripresa economica di queste aree, alimentata da incertezze politiche ed economiche. Risultato altrettanto rilevante l'analisi dello yen giapponese, che mostra un repentino ritorno dalle posizioni nette corte a seguito degli interventi della BOJ, che ha incrementato ancora una volta il costo del denaro. Il dollaro USA mantiene il suo primato nel panorama valutario con un incremento delle posizioni nette long, consolidando la sua posizione di "re" delle valute.
EURUSD

I non commerciali si trovano in una posizione netta corta sui futures EURUSD con -66604 contratti, evidenziando un aumento delle posizioni nette corte di -4118 nell'ultima settimana. L'attacco tecnico ai recenti massimi di 1.0650 non è riuscito, culminando in un picco di 1.0530 per poi ritornare al trend primario corto, spinto dalle posizioni corte degli istituzionali.
GBPUSD

Per la sterlina britannica, i non commerciali mostrano posizioni nette corte di -21672 contratti, con quattro settimane consecutive di esposizioni brevi. La scorsa settimana, i contratti netti corti sono saliti a -13415, segnalando la possibilità di ulteriori declinazioni nel trend ribassista. Il contesto tecnico multiday sottolinea il mancato raggiungimento dei precedenti massimi a 1.2810, fermandosi a 1.2528, prima di rientrare nel trend primario ribassista evidente su base giornaliera.
AUDUSD

L'atteggiamento dei non commerciali nei confronti dell'aussie non mostra segni di fiducia, con -71831 contratti netti corti. Il trend primario resta ancorato ai minimi del periodo a 0.6207, nonostante un tentativo di rialzo mancato a 0.6350, rendendo difficile prevedere inversioni significative del trend.
NZDUSD

La posizione netta corta dei non commerciali è marcata, con -47031 contratti. Tali posizioni non sono state osservate nemmeno nei periodi pre-pandemici del 2019. Il quadro tecnico multiday conferma la persistenza del trend ribassista, con un massimo recente inferiore a 0.5750, rispetto al precedente a 0.5950, indicando la possibilità di ulteriori cali.
USDJPY

Per lo yen giapponese, si osserva una reversibilità della situazione, con i non commerciali che si avvicinano a una quasi neutralità con -959 contratti. Il contesto tecnico rimane rialzista per l'USDJPY, che conserva una sequenza di massimi e minimi crescenti partendo dall'ultimo minimo significativo a 148.606.
USDCAD

La sfiducia nel contesto economico canadese è palpabile, aggravata dalle recenti politiche commerciali imposte da Trump. I non commerciali aumentano le loro posizioni nette corte a -147601 contratti. Il quadro tecnico supporta un trend rialzista continuato, con una serie di massimi e minimi crescenti che non suggeriscono potenziali ritracciamenti dal rally lungo.
USDINDEX

Il dollaro statunitense continua a ricevere supporto dai non commerciali, con un aumento a +14200 contratti netti lunghi, in una sequenza di sette settimane di incrementi. Il ritracciamento dall'indice a 106.87 ha fornito il ritmo necessario per una ripartenza, con il dollaro che ora mira al ritorno ai massimi di 110.45.
INDICI SP500

Il posizionamento dei non commerciali è equilibrato, con -56154 contratti e una copertura di +19561 contratti nell'ultima settimana. Il quadro tecnico rimane impostato a rialzo nel medio periodo, con il retest dei supporti a 5700 punti che ora sembra dare lo slancio per un retest dei 6100 punti.
NASDAQ

Le posizioni long sul NASDAQ restano stabili con +30691 contratti netti long. Il quadro tecnico di lungo periodo rimane chiaramente orientato al rialzo, con i supporti principali ora a 20738 punti.
DOW

RUSSELL

VIX

COMMODITIES
NATURAL GAS

La posizione netta corta sul gas naturale sta diminuendo, con i non-commercial registrati a -65042 contratti netti short, segnalando una riduzione dopo 10 settimane di acquisti netti. Questo cambio di tendenza coincide con la cessazione delle forniture di gas dalla Russia verso l'Europa, un evento che ha suscitato un rinnovato interesse per il gas naturale come risorsa energetica alternativa.
WTI

(West Texas Intermediate) Dopo un picco di interesse per il WTI, che aveva visto i non-commercial raggiungere +306291 contratti netti long, le recenti dichiarazioni di Trump riguardo l'emergenza energetica e la necessità di aumentare la produzione domestica hanno stimolato prese di profitto, con una riduzione significativa di -34721 contratti. Il quadro tecnico attuale mostra una fase di consolidamento dopo aver raggiunto i massimi di 81$, con una potenziale stabilizzazione attorno ai 72$. Si ritiene che il fair value dell'asset si mantenga vicino ai recenti livelli di prezzo di 73$.
GOLD

La domanda di oro da parte dei non-commercial è evidente, con un aumento a +299409 contratti netti long, avvicinandosi ai livelli massimi di esposizione. Il trend tecnico principale è chiaramente rialzista, con aggiornamenti continui dei massimi, recentemente toccati a 2800$. Questo movimento proietta l'oro sempre più vicino al target di 3000$ per il 2025, come previsto da numerose banche d'affari, riflettendo la crescente appetibilità dell'oro come bene rifugio in un contesto di incertezza economica globale.
SILVER

PALLADIUM

COPPER

2Y

5Y

10Y

30Y

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buon trading
Salvatore Bilotta