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Giappone: sondaggio del Ministero delle Finanze scuote i rendimenti e lo yen

Una dinamica inaspettata ha colpito il mercato obbligazionario giapponese: il Ministero delle Finanze (MoF) ha recentemente inviato un questionario agli operatori del mercato per sondare la loro sensibilità rispetto ai volumi di nuove emissioni di titoli di Stato. Il risultato? Un calo immediato dei rendimenti dei titoli a lunga scadenza e un indebolimento dello yen.



Cosa è accaduto?

Il Ministero delle Finanze ha inviato un questionario esplorativo a un ampio numero di partecipanti di mercato, chiedendo feedback sull’eventuale aumento delle emissioni di JGB (Japanese Government Bonds) a lunga scadenza.

La mossa è stata ritenuta insolita per:

  • La tempistica, in un momento di già elevata pressione sui rendimenti

  • Il numero di partecipanti coinvolti, superiore alla norma

Molti investitori hanno letto l’iniziativa come un segnale che il governo stesse valutando un incremento dell’offerta di bond a lungo termine. In risposta, i rendimenti dei titoli trentennali e quarantennali hanno immediatamente corretto al ribasso, con il tasso sui 20 anni sceso fino al 2,31%.


La reazione dei mercati

Il sondaggio ha avuto un effetto immediato su:

📉 Rendimenti JGB a lunga scadenza: diminuiti bruscamente, in controtendenza rispetto al rialzo registrato nelle settimane precedenti a seguito dell’ordine tariffario statunitense.

💱 Yen giapponese: si è indebolito rispetto al dollaro, poiché gli investitori hanno interpretato il calo dei rendimenti come un segnale di politica fiscale espansiva e di maggior differenziale con i Treasury USA.

📊 Grafico Bloomberg: mostra chiaramente come i rendimenti a 30 e 40 anni abbiano invertito la loro traiettoria rispetto all’inizio di aprile, mentre le scadenze più brevi (2 e 10 anni) sono rimaste più stabili.



Il nodo del differenziale di tasso con gli USA

L’allargamento del differenziale di rendimento tra JGB e Treasury USA è una delle principali forze che guidano il tasso di cambio USD/JPY.

  • Quando i rendimenti USA salgono più dei JGB, lo yen tende a deprezzarsi.

  • In questo caso, la prospettiva di nuove emissioni giapponesi e la caduta dei rendimenti locali hanno contribuito a rafforzare il dollaro contro lo yen.

🔍 Gli investitori sono quindi preoccupati per una dinamica di carry trade, dove il Giappone rimane una fonte di finanziamento a basso costo mentre gli asset in dollari offrono rendimenti più elevati.


Cosa aspettarsi ora?

La mossa del MoF suggerisce:

  • Un possibile riallineamento della curva dei rendimenti giapponesi

  • Un ritorno della domanda istituzionale su scadenze lunghe

  • Maggiori interrogativi sulla credibilità fiscale a lungo termine del Giappone

Gli operatori guarderanno ora con attenzione:

  • Ai prossimi dettagli sul piano di emissione

  • Alla risposta della Bank of Japan (BoJ)

  • Alla tenuta dello yen in un contesto globale più instabile


Conclusione

Un semplice questionario può bastare a muovere il mercato? In Giappone sì. Il Ministero delle Finanze, con una mossa in apparenza tecnica, ha attivato una reazione a catena su bond e valute. Questo episodio conferma quanto siano delicati gli equilibri tra politica fiscale, curva dei rendimenti e tassi di cambio. E quanto i mercati siano pronti a reagire al minimo segnale istituzionale in contesti di tensione.


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