Powell Apre a Tagli Tassi: Mercati tra Jackson Hole, Nvidia e Pressioni Politiche
- Salvatore Bilotta
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min
Today’s Trading del 25.08.2025
Tutto quello che devi sapere per affrontare i mercati finanziari
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SOMMARIO
• Market Background: Jackson Hole, Fed divisa e attesa per trimestrale Nvidia
• Forex: dollaro ancora debole, euro e sterlina guidano le performance
• Equity: brillano le small cap, cautela sul tech
• Commodities: oro e argento stabili, gas naturale sotto pressione
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👉🏼 MARKET BACKGROUND
Il simposio di Jackson Hole ha evidenziato le tensioni interne alla Federal Reserve e le pressioni politiche esterne. Jerome Powell ha accennato alla possibilità di un taglio dei tassi già nella riunione di settembre, ma le divisioni all’interno del board restano forti: da un lato l’inflazione ancora sopra il target del 2%, dall’altro un mercato del lavoro che continua a mostrare segnali di debolezza.
Powell ha fatto schizzare i rendimenti obbligazionari USA con le sue parole: gli operatori stimano un’80% di probabilità di un taglio di 25 punti base, anche se i dubbi sull’ampiezza del ciclo restano. La Fed deve bilanciare l’urgenza di sostenere l’occupazione con il rischio di un’inflazione persistente, mentre prende corpo la strategia di “curve steepening”, non senza timori di destabilizzare il lungo termine.
Christine Lagarde, presidente BCE, ha colto l’occasione per ribadire l’importanza dell’indipendenza delle banche centrali, criticando l’ingerenza politica che rischia di minare stabilità e credibilità. Un messaggio che, nemmeno troppo velatamente, ha fatto eco alle recenti pressioni di Donald Trump su Powell.
Intanto, l’attenzione si sposta sugli utili di Nvidia, attesi mercoledì. Dopo le dichiarazioni di Powell, i riflettori sono puntati sui conti del colosso AI: gli analisti si attendono un balzo dell’EPS rettificato, ma pesano i timori di valutazioni troppo elevate e le incertezze sulle vendite in Cina. Il verdetto potrebbe rivelarsi decisivo per la sostenibilità del rally tecnologico.



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👉🏼 FOREX
Dopo l’intervento di Powell, il dollaro USA torna sotto pressione, confermandosi fanalino di coda nel mese di agosto con una performance media del -1,23% contro le principali valute.
L’euro resta leader con un +1,52% medio, seguito dalla sterlina a +1,29%. Male invece il dollaro neozelandese, penalizzato dal recente taglio dei tassi da parte della RBNZ che ha aperto un ciclo di allentamento.
Guardando al posizionamento retail, spicca un segnale long su EUR/USD: il 70,78% degli operatori retail è short, lasciando spazio a trend followers e possibili attacchi ai massimi in area 1,1745-50. In parallelo, USD/CHF resta vulnerabile con prevalenza di posizioni retail long (84%), scenario che apre a segnali sell sul biglietto verde.
In sintesi, la view short dollaro rimane dominante almeno fino ai prossimi market movers di inizio settembre.


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👉🏼 EQUITY
L’equity globale beneficia dell’orientamento espansivo della Fed, con le small cap in prima fila. L’idea di costi di finanziamento più bassi favorisce il Russell 2000, che mette a segno un +6,90% da inizio mese, superando di gran lunga il Nasdaq (+0,82%), ancora bloccato sotto i massimi storici. Bene anche il Dow Jones, in crescita del 3,11% ad agosto.
Più cauta invece la situazione per le mega cap tecnologiche, appesantite dall’attesa per i risultati Nvidia. La volatilità resta elevata e le valutazioni spinte rendono difficile la gestione in portafoglio dei titoli più esposti all’AI.


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👉🏼 COMMODITIES
Nel comparto metalli preziosi, il gold resta stabile in area 3.400 $/oz, mentre l’argento recupera quota 39 $ senza però riuscire ad avvicinare la soglia psicologica dei 40 $.
Più dinamico il gas naturale: in vista di un potenziale accordo Russia-Ucraina che aumenterebbe l’offerta, i prezzi scendono a 2,636 $. Un ribasso che potrebbe interrompersi solo in caso di rottura delle trattative di cessate il fuoco.

Buon trading!
🔹 Salvatore Bilotta
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