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📉Azioni globali in bilico: recessione in vista o semplice ribilanciamento?




L'ultimo report Equity Strategy di J.P. Morgan è una vera miniera di spunti per chi segue da vicino l’andamento dei mercati. Il team guidato da Mislav Matejka presenta un quadro pieno di ombre e pochi spiragli di luce per il breve termine, con un’analisi che mette in discussione molte certezze, dai tech americani ai porti sicuri come il dollaro o i Treasury USA.



🔍 1. Recessione in arrivo? Il rischio è reale

Il report evidenzia diversi segnali che lasciano presagire un indebolimento dell'economia globale:

  • L'indice S&P500 ha già perso circa il 17% dal massimo di febbraio.

  • La curva dei rendimenti (2Y-10Y USA) resta piatta o invertita, tipico segnale pre-recessivo.

  • La crescita salariale sta rallentando, l’inflazione resta elevata, e i consumi americani – specie nei redditi più alti – mostrano segnali di stanchezza.

📉 La combinazione di politica fiscale restrittiva e incertezza commerciale (tariffe su UE, Cina, ecc.) aumenta il rischio di un rallentamento secco.



💣 2. Il Fed Put è lontano: la Fed è bloccata

La banca centrale americana non ha ancora margine per intervenire:

  • Le aspettative di inflazione a medio termine sono in crescita.

  • Tagliare ora significherebbe “inseguire il mercato” e perdere credibilità.

✂️ J.P. Morgan prevede che solo un deterioramento serio dei payroll (occupazione) convincerà la Fed a muoversi.



💻 3. Tech USA e “Magnificent 7”: fine della favola?

Il team strategico si mostra cauto su Tech, in particolare:

  • Valutazioni ancora elevate (P/E superiori a 24x forward).

  • Concentrazione eccessiva nel portafoglio degli investitori.

  • Mag-7 sempre più percepite come “incumbent” e non più innovatori.

📌 Più favore per il software rispetto a semiconduttori e hyperscalers. Inoltre, cresce l’attenzione per il tech cinese, giudicato molto più “a buon mercato”.



🌍 4. Rotazione geografica: Giappone e UK favoriti

J.P. Morgan preferisce:

  • Giappone: grazie a riforme di corporate governance, aumento dei buyback, bilanci aziendali pieni di liquidità e politica monetaria ancora ultra-accomodante.

  • UK: mercato sottovalutato, alto dividend yield, bassa esposizione al commercio internazionale.

  • Eurozona: attenzione al rischio tariffe USA. Nonostante il buon momento, lo spazio di upside si sta assottigliando.

⚠️ I mercati emergenti sono “neutrali”, ma con potenziale se il dollaro scende e la Cina rilancia lo stimolo.



💼 5. Strategie settoriali: meglio difensivi e software

I settori consigliati per ora sono:

  • Difensivi: healthcare, utilities, telecoms.

  • Software: in alternativa ai semiconduttori.

  • Aerospace & Defense in Europa: per via delle spese militari in aumento.

  • Evitare: auto, beni di lusso, semiconduttori e banche (in fase calante).

🧭 Cosa fare adesso?

💡 Per gli investitori attivi:

  • Ridurre esposizione a Tech USA e titoli growth.

  • Favorire rotazione su Giappone, UK, settori difensivi e software.

  • Aumentare la liquidità o mantenere esposizione su bond governativi a lunga scadenza.

  • Monitorare PMI e payroll USA: sono le bussole per capire quando rientrare su equity USA.


💼 6. Grafici principali

Il grafico mostrato rappresenta l’indicatore AAII Toro-Orso, una misura del sentiment degli investitori retail statunitensi tracciata dall’American Association of Individual Investors (AAII). In particolare, questo indicatore riflette la differenza percentuale tra gli investitori ottimisti (bullish) e quelli pessimisti (bearish), comunemente nota come spread bull-bear.


🔍 Cosa ci dice questo grafico

1. Descrizione dei dati:

  • Linea nera: differenza tra la percentuale di investitori bullish e bearish ogni settimana.

  • Linea blu orizzontale continua: valore mediano storico dello spread bull-bear.

  • Linee tratteggiate blu: due deviazioni standard sopra e sotto la media storica, che indicano livelli estremi di ottimismo o pessimismo.


📉 Situazione attuale (inizio 2025):

L’indicatore è ampiamente al di sotto dello zero, ben oltre la soglia di -30%, avvicinandosi al limite inferiore delle due deviazioni standard.


Interpretazione tecnica e comportamentale:

  • Quando l’indicatore scende sotto i -30%, vuol dire che ci sono molti più investitori bearish che bullish, una condizione di pessimismo estremo.

  • Storicamente, livelli così bassi spesso anticipano un punto di svolta positivo nei mercati, poiché il sentiment negativo eccessivo può segnalare che il "peggio è già scontato" nei prezzi azionari.

  • In altri termini, è più facile vedere rimbalzi o risalite dopo questi eccessi di pessimismo, almeno nel breve termine.


📊 Analisi Storica (2018–2025):

  • Tra il 2020 e il 2021 si sono osservati picchi rialzisti importanti (ottimismo estremo), tipici delle fasi post-pandemiche e rally tech.

  • Nel 2022-2023, si nota un pattern fortemente altalenante con frequenti incursioni in zona negativa, coerenti con le turbolenze da inflazione, rialzi dei tassi e timori di recessione.

  • Il 2025 mostra un ritorno marcato del pessimismo, che si posiziona su valori tra i più estremi dal 2020 in poi.


🧠 Implicazioni per gli investitori

Contrarian Thinking:

  • I livelli attuali potrebbero rappresentare un’opportunità contrarian: quando “tutti” sono ribassisti, potrebbe esserci meno pressione di vendita residua e una maggiore possibilità di sorpresa positiva.

⚠️ Ma attenzione…

  • Un sentiment ribassista non è di per sé una garanzia di rialzo imminente: deve essere valutato in combinazione con dati macro, utili aziendali e segnali tecnici.

  • Se il pessimismo è giustificato da fondamentali seri (recessione in arrivo, crisi geopolitiche, ecc.), allora può persistere per settimane o mesi.

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Il grafico presentato da J.P. Morgan mostra un'analisi storica dell'S&P 500 dopo un incremento del VIX di almeno il 50%, ed è particolarmente interessante per comprendere le dinamiche di mercato legate alla volatilità.

📌 Messaggio chiave

“Quando il VIX esplode, i mercati tendono a performare bene nei 3 mesi successivi… ma solo se NON siamo in recessione.”

📊 Analisi del contenuto

▶️ Cosa rappresenta il grafico

  • Colonne principali:

    • Level of VIX: il livello del VIX (indice di volatilità) il giorno del picco.

    • Performance su diversi orizzonti temporali: +1 settimana, +1 mese, +3 mesi dopo il picco del VIX.

  • I dati coprono diversi episodi dal 1990 al 2025.

  • Viene fatta una distinzione tra periodi fuori da recessioni e dentro recessioni, oltre a una media normalizzata dal 1990.

🔍 Cosa ci mostra lo studio

1. Media generale post-spike del VIX:

  • +1 settimana: +2.8%

  • +1 mese: +2.8%

  • +3 mesi: +5.5%

  • % positiva a 3 mesi: 68%

📈 In media, il mercato reagisce positivamente nei mesi successivi a un forte aumento del VIX.

2. Fuori dalle recessioni:

  • +3 mesi: +6.1% (85% di casi positivi) 👉 I rialzi successivi al panico (spike del VIX) funzionano meglio in assenza di recessioni.

3. Durante le recessioni:

  • +3 mesi: -6.8% (solo il 20% dei casi positivi) 📉 In questo caso, un'esplosione del VIX non segnala un'opportunità, ma anticipa spesso ulteriori ribassi.

💡 Interpretazione e implicazioni operative

Contrarian Playbook (ma con filtro macro):

  • Lo spike del VIX viene spesso letto come “panico eccessivo”, cioè una finestra per acquistare a sconto.

  • Ma il contesto macro è fondamentale: fuori da una recessione, la paura è spesso un eccesso emotivo. Durante una recessione, invece, i rischi sono reali e persistenti.

🔎 Caso attuale (Apr 2025 – ultima riga):

  • VIX a 45.3, performance a 3 mesi: +5.5%

  • Siamo in linea con la media storica fuori dalle recessioni, ma resta da capire se siamo effettivamente in fase recessiva (tema molto dibattuto nel 2025).

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…è improbabile che l’incertezza politica scompaia…

Questo grafico di J.P. Morgan mette in evidenza un messaggio molto chiaro e attuale per chi segue i mercati: l’incertezza politica negli Stati Uniti è in forte aumento e probabilmente non sparirà a breve. Analizziamo nel dettaglio i tre pannelli presenti nella slide.


🔍 Analisi dei tre grafici

1. Fiducia dei consumatori statunitensi – Aspettative

  • Fonte: Conference Board.

  • 📉 Il grafico mostra un calo marcato della fiducia nelle aspettative economiche future.

  • Dal picco in area 84 si è scesi rapidamente fino a quota 63.

  • Messaggio implicito: i consumatori stanno diventando sempre più pessimisti. Questo può riflettersi su consumi, investimenti e sull’intero ciclo economico.

2. Indice di incertezza della politica economica (politica commerciale)

  • 📈 Esplosione verticale dell’indice nel 2024-2025, superando anche i livelli visti durante crisi passate.

  • Il dato riflette l’instabilità legata alla guerra commerciale USA-Cina, alle politiche tariffarie e ai dibattiti su dazi, reshoring e AI.

  • Questo clima incide fortemente sul comportamento di imprese e investitori.

3. Occupazione USA per settore

  • Tabella che mostra l’evoluzione dell’occupazione nei settori non agricoli, con focus su:

    • Settore pubblico

    • Settore sanitario e assistenza sociale

  • 🔹 Dal gennaio 2023 al gennaio 2024:

    • Crescita occupazionale: +2,2 milioni

    • Di cui 45% nel settore sanitario e 21% nel pubblico.

Conclusione chiave: la crescita dell’occupazione è stata sostenuta soprattutto da settori "difensivi", meno esposti al ciclo economico (sanità e settore pubblico). Questo potrebbe mascherare una fragilità nei settori privati ciclici.

🧠 Cosa significa per gli investitori

  1. Clima di incertezza crescente:

    • Le elezioni USA in arrivo, le tensioni geopolitiche e le politiche commerciali aggressive aumentano la volatilità.

  2. Consumatori più cauti:

    • La domanda interna potrebbe indebolirsi se le aspettative continuano a deteriorarsi.

  3. Mercato del lavoro polarizzato:

    • La creazione di posti di lavoro è guidata da comparti meno sensibili alla crescita economica (sanità, pubblico), non dall’industria o dai servizi ciclici.


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👉 Anche se alcuni dazi venissero ritirati, il danno al sentiment resta.

Questa slide di J.P. Morgan è un vero e proprio termometro finanziario per capire l’impatto delle recenti tensioni commerciali sugli asset globali dopo il cosiddetto "Liberation Day" (2 aprile 2025), giorno in cui gli Stati Uniti hanno annunciato un forte incremento dei dazi commerciali.


🔍 Analisi grafica in 4 sezioni

1. Performance delle regioni chiave dal 2 aprile 2025

  • MSCI US: -10,6% ❗️

  • MSCI World: -9,3%

  • Europa e UK: -5/6%

  • MSCI EM (Paesi Emergenti): -2,2% (i più resilienti) 👉 Chi ha perso di più? I mercati sviluppati, e in particolare gli Stati Uniti.

2. Movimento di asset principali

  • Bond USA e Germania 10Y: -14bps ➡️ segnale di fuga verso la sicurezza.

  • DXY: -1% ➡️ leggera svalutazione del dollaro.

  • Brent e rame: entrambi -13% ➡️ Sentimento da "risk-off" e attese di rallentamento economico.

  • S&P 500: -11% ❗️ 👉 I mercati azionari hanno reagito molto negativamente ai dazi, come se si temesse una nuova fase recessiva.

3. Tassi tariffari USA: picco storico

  • 📈 Dopo il 2 aprile 2025: 22% di dazi medi.

  • Era 10% prima.

  • 🔙 Negli ultimi 100 anni, i dazi erano in costante discesa. Ora un'inversione clamorosa della tendenza. 👉 È un chiaro segnale protezionistico, con conseguenze anche geopolitiche.

4. Tariffe reciproche annunciate dai partner commerciali

  • Cina: 34%

  • India: 26%

  • Giappone: 24%

  • UE: 20% 👉 Tutti hanno reagito in modo deciso. Questo apre la porta a una guerra commerciale globale stile 2018, ma su scala più ampia.

🎯 Messaggio centrale

Anche se le misure protezionistiche venissero parzialmente annullate, il sentiment degli investitori rimarrà fragile. L’impatto sull’economia reale e sulle aspettative di crescita è già stato incorporato nei prezzi.

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📌 Conclusione

Il report di J.P. Morgan non lascia molti dubbi: la prima metà del 2025 sarà complessa, e solo nella seconda parte dell’anno potremo vedere segnali più convinti di inversione. È il momento di giocare in difesa, diversificare e valutare attentamente ogni nuova esposizione.


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IL report prosegue in approfondimenti sulle maggiori economie mondiali, vi consiglio quindi la lettura e l'approfondimento del report condiviso.

Come sempre vi aspetto live sul canale Youtube per i relativi approfondimenti


Buon Trading

Salvatore Bilotta

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