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Crollano gli ordini manifatturieri USA, cresce il rischio recessione

Today’s Trading – 02.05.2025


MARKET BACKGROUND

Ancora nubi sulla congiuntura macroeconomica USA , ieri i dati sull’attività manifatturiera statunitense si sono contratti ben più di quanto si potesse immaginare da Novembre dello scorso anno. A pesare sul dato sono stati i nuovi ordini , che subiscono un pesante rallentamento figlio dell’incertezza delle politiche doganali imposte da Trump. L’Ism manifatturiero si è attestato a 48.7 punto in calo di 0.3 punti, l’indice di produzione è calato invece di ben 4 punti portandosi a 44, il tutto delinea un quadro di chiara debolezza della domanda che lascia asfittici i nuovi ordini e consentendo lo smaltimento degli arretrati che calano bruscamente.

Anche le importazioni, che sono avevano vissuto i recenti mesi di forte crescita, mostrano ora un rallentamento a conferma che le aziende hanno preferito solo anticipare l’importazione per evitare i dazi , per poi paralizzare il settore.



Cresce dunque la sfiducia nell’economia Usa e molti investitori esteri preferiscono disfarsi dei titoli di stato USA , la cattiva notizia tuttavia è il calo di interesse anche per i debiti societari americani, infatti i gestori europei ed asiatici si stanno trasformando in venditori netti di debito societario dalla prima metà di aprile, dopo un 2024 dove gli acquisti erano invece massicci.

Per gli asset manager al di fuori degli Stati Uniti , che effettuano il calcolo del valore relativo ovvero confrontano i rendimenti delle obbligazioni societarie nazionali con il debito estero al quale va poi aggiunto la copertura del rischio cambio, la scelta più ovvia sembra essere quella di rimanere s territorio nazionale, specialmente in Giappone dove i rendimenti dei titoli si stato stanno salendo in modo significativo.


In questo contesto gli operatori si concentrano ora sui dati di oggi relativi al mercato del lavoro. I NFP in uscita oggi, sono attesi con nuovi ruoli paga a 140K unità rispetto ai precedenti 228K, mentre la disoccupazione dovrebbe rimanere stabile a 4.2%. ancora le aspettative peggiori sono sono sui posti di lavoro pubblici con un calo da 19K a -3K unità. Un peggioramento dello stato di salute del mercato del lavoro potrebbe dunque convincere la FED a procedere sulla strada dei tagli tassi.



FOREX

Il mercato valutario volge al termine della settimana in chiaro risk on, con le valute rifugio cone lo yen che perde il -0.91% medio, segue la moneta unica con un -0.33% , mentre brillano il dollaro canadese con un +0.48% medio e il dollaro australiano con un +0.42% medio.

La moneta unica mostra supporti interessanti sulle aree di 1.1290, LVN che potrebbero lasciare le quotazioni all’interno della HVA weekly, riportando i prezzi al POC settimanale posto a 1.14.



EQUITY

L’azionario USA dopo i brutti dati sull’ISM di ieri, che hanno portato a brevi vendite diffuse , recupera e si porta nuovamente vicino ai massimi settimanali. L’sp500 dopo il test die 5607pnt trova il supporto dei compratori e rapidamente si riporta in area 5675 pnt. lasciando di fatto intatta la struttura rialzista  che guida i prezzi dall’inizio della settimana.



COMMODITIES

Interessante il recupero del Gold, che dopo aver testato i supporti a 3202$ , ha trovato spinta da aprte dei compratori sufficiente a rompere la prima resistenza volumetrica a 3237$ e portarsi ora al test dei 3269$. Solo la violazione del LVN sul composito settimanale potrebbe ridare al gold la spinta necessaria per riagguantare il POC weekly a 3328pnt, in caso contrario la struttura ribassista di breve potrebbe tornare a dominare la scena e riportare le quotazioni al test dei minimi di ieri



Buon trading!

🔹 Salvatore Bilotta

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