Totale sfiducia nell'America: Weekly Trading Analysis
- Salvatore Bilotta
- 30 mar
- Tempo di lettura: 10 min
Al passo con la community 30.03.2025
Benvenuto alla nostra analisi settimanale, un compendio indispensabile per ogni trader che desidera rimanere aggiornato e pronto a cogliere le opportunità del mercato. In questa edizione, esploreremo:
Weekly News: Le tre notizie più impattanti del fine settimana, che hanno il potenziale di influenzare le strategie di trading.
Market Movers: Gli eventi chiave della prossima settimana, con una spiegazione dettagliata del loro possibile impatto sui mercati.
Approfondimenti Tecnici: Un'analisi esclusiva del COT Report e delle tecniche volumetriche e tecniche sui principali asset finanziari, per scovare i segnali che possono indicare movimenti di mercato cruciali.
Ogni sezione è progettata per fornirti un quadro chiaro e approfondito delle dinamiche di mercato, aiutandoti a prendere decisioni informate. Preparati a immergerti nelle analisi che potrebbero trasformare il tuo modo di fare trading.
Weekly News: I Fatti Salienti del Fine Settimana

Mantenere il passo con gli eventi cruciali è fondamentale per ogni trader. Nella nostra sezione "Weekly News", ti presentiamo un riepilogo delle tre notizie più impattanti del fine settimana, selezionate per aiutarti a comprendere meglio i cambiamenti nel panorama finanziario. Queste informazioni sono essenziali per anticipare le mosse del mercato e per affinare le tue strategie di trading. Ecco gli aggiornamenti che non puoi permetterti di ignorare:
L'impennata delle azioni europee supera Wall Street in una corsa storica

Nel primo trimestre del 2025, le azioni europee hanno registrato una performance record, sorpassando l'S&P 500 di quasi 17 punti percentuali in termini di dollari. L'ottimismo è stato alimentato dai piani fiscali della Germania, che hanno migliorato le prospettive economiche e aziendali, attirando investitori verso le azioni europee e rafforzando l'euro. Nonostante le incertezze legate alle politiche tariffarie degli Stati Uniti e alla volatilità dei mercati, molti investitori sono ottimisti riguardo a un possibile proseguimento del rally. Tuttavia, i rischi rimangono significativi, inclusi l'impatto delle tensioni commerciali e la necessità di un approccio fiscale unificato in Europa. In generale, la performance ha evidenziato una crescente fiducia degli investitori nel potenziale europeo, ma ci sono preoccupazioni riguardo alla sostenibilità di questa tendenza.
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Mentre Trump affonda il dollaro, una preoccupazione un tempo impensabile attanaglia i mercati

Negli ultimi mesi, il dollaro statunitense ha mostrato segni di debolezza, scendendo rispetto alla maggior parte delle valute principali mentre gli investitori cercano rifugi più sicuri come l'oro e le azioni europee. Questa tendenza è attribuita alle politiche di Donald Trump, tra cui l'aumento dei dazi e un approccio che mette in discussione la globalizzazione, il che ha eroso la fiducia nella valuta. Nonostante correttivi a breve termine, molti analisti avvertono che il ruolo del dollaro come valuta di riserva potrebbe essere messo in discussione nel lungo termine, con alcune nazioni che considerano alternative. Tuttavia, il dollaro rimane importante a causa della sua liquidità e della domanda di titoli del Tesoro statunitensi.
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Gli investitori azionari globali si preparano al prossimo colpo tariffario di Trump

Gli investitori azionari globali si preparano all'annuncio del 2 aprile da parte del presidente Trump riguardo tariffe reciproche, che potrebbero colpire duramente i mercati. I dazi previsti potrebbero avere impatti significativi su settori come quello automobilistico, dei semiconduttori, farmaceutico e del legname, potenzialmente riducendo il PIL degli Stati Uniti e aumentando i prezzi. Gli investitori si aspettano volatilità, con alcuni che prevedono un "rally di sollievo" se le tariffe non saranno così severe. Settori chiave da monitorare includono l'industria automobilistica e i produttori di semiconduttori, con ulteriori tensioni commerciali previste tra Stati Uniti ed Europa. In Asia, le aziende sono meno vulnerabili rispetto al passato, ma rimangono sotto pressione a causa delle tariffe. La situazione economica globale sembra instabile mentre i vari settori si preparano ad affrontare le conseguenze delle politiche tariffarie.
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Market Movers: Gli Eventi Chiave della Prossima Settimana

Ogni settimana, alcuni eventi hanno il potenziale di muovere i mercati più di altri. Nella nostra sezione "Market Movers", evidenziamo gli eventi più significativi che potrebbero influenzare le tue decisioni di trading nei prossimi giorni. Per ciascun evento, forniamo una breve spiegazione del perché è importante e cosa ci si aspetta dal mercato. Ecco cosa tenere d'occhio nella settimana a venire:
Lunedì 31 Marzo
Ore 14:00 Inflation Rate YoY Prel GER

Inflation Rate YoY Preliminare (Germania) – Ultima lettura: +2,3% | Atteso: +2,3%
Il dato preliminare sull’inflazione annuale tedesca è tra i market mover più seguiti in Europa, poiché fornisce indicazioni cruciali sulla dinamica dei prezzi nella principale economia dell’Eurozona. Una conferma al +2,3% rafforzerebbe l’idea di una discesa graduale dell’inflazione verso il target BCE, lasciando margine per politiche monetarie più accomodanti. Un dato a sorpresa, al rialzo, potrebbe invece alimentare i timori di una frenata nel percorso di taglio tassi, sostenendo l’euro ma pesando sull’azionario europeo.
Martedi 01 Aprile
Ore 01:50 Tankan Large Manufacturers Index Q1 JP

Tankan Large Manufacturers Index Q1 (Giappone) – Ultima lettura: 14 | Atteso: 11
Il Tankan Index è uno dei principali indicatori del sentiment delle grandi aziende manifatturiere giapponesi. Una discesa da 14 a 11, se confermata, indicherebbe un peggioramento dell’ottimismo industriale, probabilmente dovuto a yen debole, costi elevati delle importazioni e domanda globale incerta. Un dato inferiore alle attese potrebbe rafforzare l’aspettativa di una BoJ ancora ultra-accomodante, pesando ulteriormente sullo yen. Al contrario, una sorpresa positiva potrebbe suggerire maggiore resilienza del settore industriale nipponico.
Ore 06:30 RBA Interest Rate Decision AUD

RBA Interest Rate Decision (Australia) – Attuale: 4,1% | Atteso: invariato al 4,1%
La decisione sui tassi della Reserve Bank of Australia è un market mover cruciale per AUD e mercati locali. Il mantenimento del tasso al 4,1%, come atteso, riflette un approccio prudente della RBA in un contesto di inflazione ancora elevata ma in graduale rallentamento. Nessuna sorpresa sul tasso, ma attenzione al comunicato: eventuali toni più hawkish o dovish potrebbero influenzare le aspettative future e il comportamento del dollaro australiano sui mercati.
Ore 11:00 Inflation Rate YoY Flash MAR EUR

Inflation Rate YoY Flash (Marzo, Eurozona) – Ultima lettura: +2,3% | Atteso: +2,1%
Il dato flash sull’inflazione dell’Eurozona è uno dei più seguiti in ottica BCE. Un calo al 2,1% rafforzerebbe le aspettative di prossimi tagli dei tassi, segnalando un raffreddamento delle pressioni sui prezzi e spingendo l’euro al ribasso. Se invece l’inflazione dovesse sorprendere al rialzo, la BCE potrebbe adottare un atteggiamento più cauto nel percorso di allentamento monetario. Market mover chiave per bond europei, EUR e mercati azionari.
Ore 16:00 ISM Manufacturing PMI MAR USA

ISM Manufacturing PMI (Marzo, USA) – Ultima lettura: 50,3 | Atteso: 50,0
L’ISM Manufacturing PMI è un indicatore chiave della salute del settore manifatturiero americano. Un valore atteso a 50,0 segna la soglia tra espansione e contrazione: un dato stabile indica un settore in equilibrio, ma ancora fragile. Se il dato scendesse sotto 50, potrebbe suggerire un rallentamento dell’attività industriale, aumentando le probabilità di una Fed più dovish. Al contrario, una sorpresa al rialzo rafforzerebbe l’idea di un’economia resiliente, sostenendo l’USD e i rendimenti.
Mercoledi 02 Aprile
Ore 14:15 ADP Employment Change MAR USA

ADP Employment Change (Marzo, USA) – Ultima lettura: 77K | Atteso: 60K
L’ADP Employment Report anticipa l’andamento del mercato del lavoro privato negli USA ed è spesso considerato un termometro in vista dei Non-Farm Payrolls. Un calo atteso a 60K segnala un potenziale rallentamento dell’occupazione, coerente con una fase di normalizzazione economica e meno pressioni sul mercato del lavoro. Se il dato risultasse più debole delle attese, potrebbe rafforzare le aspettative di una Fed più accomodante. Al contrario, una sorpresa positiva potrebbe allontanare l’idea di tagli imminenti, sostenendo dollaro e rendimenti.
Giovedi 03 Aprile
Ore 16:00 ISM Services PMI MAR USA

ISM Services PMI (Marzo, USA) – Ultima lettura: 53,3 | Atteso: 53,0
L’ISM Services PMI misura l’attività economica nel settore terziario, che rappresenta oltre il 70% del PIL USA. Un dato atteso a 53,0, leggermente in calo rispetto al 53,3 precedente, indicherebbe una crescita ancora moderata, ma in lieve rallentamento. Se il dato dovesse sorprendere al ribasso, i mercati potrebbero interpretarlo come un segnale di perdita di slancio economico, aumentando le chance di tagli ai tassi da parte della Fed. Al contrario, un dato sopra le attese rafforzerebbe la narrativa di un’economia resiliente.
Venerdi 04 Aprile
Ore 14:30 Non Farm Payrolls MAR USA

Non-Farm Payrolls (Marzo, USA) – Ultima lettura: 151K | Atteso: 80K
I Non-Farm Payrolls (NFP) rappresentano uno dei market mover più potenti per i mercati globali. Il forte calo atteso a 80K (dai 151K precedenti) suggerisce un possibile rallentamento nel mercato del lavoro USA, coerente con l'effetto ritardato della politica monetaria restrittiva. Un dato debole potrebbe rafforzare le attese di tagli ai tassi da parte della Fed, indebolendo il dollaro e sostenendo l’azionario. Al contrario, una sorpresa al rialzo aumenterebbe le pressioni sulla banca centrale per mantenere una linea più prudente. Occhi puntati anche su salari e tasso di disoccupazione.
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Approfondimenti Tecnici: COT Report e Analisi degli Asset

Per navigare con successo nei mercati finanziari, è essenziale comprendere non solo le notizie, ma anche i dati sottostanti. In questa sezione, esaminiamo il Commitments of Traders (COT) Report per identificare le tendenze nei comportamenti degli investitori istituzionali. Inoltre, offriamo un'analisi tecnica e volumetrica degli asset più significativi, svelando i pattern di trading che possono indicare movimenti futuri. Preparati a scoprire i segnali nascosti e le opportunità che molti trascurano. Ecco le analisi dettagliate di questa settimana:

EURUSD


Futures Euro: i non-commercials aumentano le posizioni long, focus sui massimi di area 1.10
Prosegue l'accumulo di posizioni long da parte dei non-commercials sul futures Euro, con un passaggio da 59.425 a 65.525 contratti netti long nell’ultima settimana.
Il quadro tecnico di medio periodo conferma un rinnovato interesse da parte dei compratori: dopo il test del primo LVN sul composito annuale a 1.0782, i prezzi hanno aggredito la parte alta della HVA weekly, proiettandosi nuovamente verso l’area dei massimi a 1.10.
Zona di forte attrazione per i long resta il POC del composito annuale a 1.1075, che rappresenta un potenziale target tecnico per le prossime settimane.
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GBPUSD


Sterlina britannica: posizioni long in forte aumento, mercato ancora orientato al rialzo
Prosegue la fase di accumulo sul British Pound, con i non-commercials che aumentano le posizioni nette long da 29.402 a 44.283 contratti, confermando la chiara volontà rialzista degli operatori istituzionali.
Il quadro tecnico supporta pienamente questa visione: su base daily si osserva un trend ben strutturato con una chiara sequenza di massimi e minimi crescenti. La rottura del POC annuale a 1.2680 ha dato vita a una nuova onda rialzista, con supporti chiave ora individuabili in area 1.2670, dove confluiscono il LVN annuale e la media mobile a 21 periodi.
Per lo scenario long, l’obiettivo rimane un ritorno verso i massimi in area 1.30, mentre una rottura dei supporti a 1.2870 potrebbe riportare i prezzi verso il livello di 1.2680.
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AUDUSD


Dollaro australiano: tornano le posizioni nette corte, massimi livelli short del 2025
I non-commercials tornano fortemente ribassisti sull’AUD, portando le posizioni nette corte a 77.446 contratti, toccando così i massimi livelli di esposizione short del 2025.
Il quadro tecnico conferma la debolezza della valuta australiana, con una evidente assenza di compratori in grado di spingere le quotazioni oltre la HVA weekly a 0.6390.
I ripetuti tentativi falliti nel corso di marzo rafforzano la pressione ribassista, proiettando nuovamente i prezzi verso le aree di minimo in zona 0.6170.
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NZDUSD


Dollaro neozelandese: posizioni short stabili, trend laterale con lieve impostazione rialzista
Situazione simile a quella dell’AUD per il dollaro neozelandese, con i non-commercials che mantengono posizioni nette corte pari a -41.567 contratti.
Il quadro tecnico mostra un trend laterale con lieve inclinazione rialzista, ma senza reali segnali di forza. Le quotazioni si mantengono stabilmente sopra il primo LVN annuale a 0.5688, segnalando una base di supporto, ma risultano ancora incapaci di superare con decisione la HVA del composito annuale posta sopra 0.5780.
Un superamento di quest’area potrebbe dare maggiore slancio ai compratori, ma per ora il mercato resta in attesa e privo di direzionalità netta.
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USDJPY


Futures Yen: posizioni long stabili, ma il trend primario rialzista vacilla
Le posizioni nette long dei non-commercials restano stabili a 125.376 contratti questa settimana. Sebbene ci sia stato un abbandono delle massime esposizioni long raggiunte nel 2025, il trend primario rialzista rimane intatto… per ora.
A livello tecnico, su base daily, si conferma lo storno in atto dai massimi di inizio mese. Tuttavia, la recente rottura della trendline di supporto avviata dai minimi di gennaio 2025 mette in discussione la struttura rialzista di fondo.
Per una ripresa del trend primario long, sarà fondamentale il ritorno a una sequenza di massimi e minimi crescenti, fuori dall’attuale fase correttiva di breve periodo. Il livello chiave da monitorare resta 0.0068, soglia tecnica decisiva per il rientro in uno scenario rialzista strutturato.
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USDCAD


Dollaro canadese: poco movimento tra i non-commercials, persiste la pressione ribassista
Settimana di scarso interesse sul dollaro canadese, con i non-commercials che ricoprono solo 7.048 contratti short, mantenendo comunque una posizione netta corta rilevante a -129.534 contratti.
Il quadro tecnico continua a evidenziare una fase laterale, con le quotazioni intrappolate nel range compreso tra 0.7080 e 0.6910.
Finché i prezzi non usciranno da questi livelli chiave, lo scenario rimane privo di direzionalità, con un sentiment che resta moderatamente ribassista sul medio termine.
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USDINDEX

Dollaro USA in fase di incertezza: non-commercials quasi neutrali
Il dollaro USA attraversa una fase di incertezza, con i non-commercials che mantengono una posizione netta long di soli 7.468 contratti, molto vicina alla neutralità.
Il forte calo dell’Open Interest (OI) segnala una diminuzione della partecipazione sul biglietto verde, mentre le posizioni long accumulate su altre valute major accentuano ulteriormente i dubbi su un possibile scenario rialzista.
Al momento, il sentiment sul dollaro appare debole e privo di direzione chiara, in attesa di catalizzatori macro che possano riportare fiducia nel trend.
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SP500


Crolla la fiducia sull’equity USA: non-commercials pesantemente short
Settimana decisamente negativa per il mercato azionario USA, con i non-commercials che hanno aperto ben -121.673 contratti netti short in soli sette giorni. La posizione complessiva passa così a -5.336 contratti, segnalando un brusco cambio di sentiment e aprendo lo scenario a nuovi affondi ribassisti.
Il quadro tecnico conferma l’impostazione negativa: dopo il test del POC annuale a 5.822 punti, le quotazioni sembrano ora puntare con decisione ai minimi di marzo, prima in area 5.558 punti, poi verso 5.481.
Il contesto resta fragile, con una pressione ribassista che potrebbe intensificarsi nel breve.
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NASDAQ


Tech sotto pressione: si riducono le posizioni long sul Nasdaq
Settimana di forti prese di beneficio sul settore tech, con il Nasdaq che registra un calo di 14.307 contratti long detenuti dai non-commercials, portando la posizione netta a soli 8.689 contratti.
Il quadro tecnico conferma l’impostazione ribassista, con un progressivo scarico delle posizioni accumulate negli ultimi anni. Il mancato superamento del POC annuale a 20.689 punti ha aperto la strada a nuovi affondi, portando le quotazioni al test dei minimi a 19.361 punti, con possibili estensioni verso area 19.048.
Il sentiment sul tech appare in deterioramento, in un contesto di incertezza e prese di profitto generalizzate.
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DOW


Crolla anche il Dow Jones: i non-commercials passano in netto negativo
La pressione ribassista colpisce anche il Dow Jones, con i non-commercials che nella sola ultima settimana hanno scaricato 5.479 contratti, portandosi su una posizione netta short di -4.206 contratti.
Il quadro tecnico conferma il deterioramento del sentiment anche sul comparto industriale: dopo il fallito tentativo di superare la resistenza a 43.358 punti, le quotazioni si stanno ora proiettando verso i supporti chiave a 41.200 punti, con possibili estensioni a 40.760 punti.
Il trend ribassista prende così corpo anche sul Dow, in un contesto generale di sfiducia sull'equity USA.
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RUSSELL

VIX

NATURAL GAS


WTI (West Texas Intermediate)


GOLD


SILVER

PALLADIUM

COPPER

2Y

5Y

10Y

30Y

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