La Grande Rotazione: Come Sopravvivere al Cambiamento Epocale degli Investimenti
- Salvatore Bilotta
- 24 mar
- Tempo di lettura: 12 min
Negli ultimi mesi, i mercati stanno vivendo una fase che gli analisti di Société Générale definiscono "The Great Rotation" (la Grande Rotazione). Questo termine indica il massiccio spostamento degli investimenti dagli asset statunitensi ad altri mercati globali, un cambiamento dettato dalle incertezze geopolitiche, dalle politiche fiscali e monetarie divergenti, e dalle nuove dinamiche internazionali. Ecco i punti principali emersi dall’analisi dettagliata del report SG Multi Asset Portfolio.
1. La fine dell'eccezionalismo statunitense
Gli analisti segnalano che è iniziata una significativa rotazione degli investimenti fuori dagli Stati Uniti, eccezion fatta per i titoli del Tesoro USA, ritenuti ancora un rifugio sicuro. Questa rotazione è dovuta principalmente:
All’aumento dei rischi legati al credito e al calo della fiducia nel mercato USA.
Alla crescita delle opportunità altrove, in particolare in Europa e nei mercati emergenti.
2. L’Europa e la svolta fiscale della Germania
La Germania è protagonista di una storica espansione fiscale, definita dagli esperti come una politica di tipo "whatever it takes". Questo implica:
Maggiore spesa pubblica in infrastrutture e difesa (politica nota come "ReArm Europe").
Possibili pressioni rialziste sui rendimenti obbligazionari tedeschi.
Un’opportunità significativa per le obbligazioni e le azioni periferiche europee, con un effetto positivo sulla crescita e sull'inflazione.
3. Reazione della Cina: Il "President Xi Put"
In risposta ai cambiamenti globali, la Cina ha adottato misure fiscali mirate a stimolare la crescita interna, concentrandosi su consumi e settore tecnologico:
Il lancio dell’app DeepSeek ha rilanciato l’interesse verso il settore privato e il comparto tecnologico.
Le autorità hanno mostrato segnali chiari che indicano un contesto favorevole per investire in azioni cinesi, specialmente nei "China Seven Titans", aziende tecnologiche dominanti.
4. Normalizzazione monetaria in Giappone
La Banca del Giappone si sta orientando verso la normalizzazione delle politiche monetarie:
Previsto aumento dei rendimenti sui titoli di stato giapponesi (JGB).
Rafforzamento dello yen rispetto al dollaro, suggerendo strategie di investimento in titoli del Tesoro USA coperti in yen per diversificare e ridurre la correlazione con le azioni americane.
5. Crisi del credito negli Stati Uniti
Negli USA, la situazione del credito sta peggiorando:
Gli spread obbligazionari sono attesi in espansione.
Si consiglia di ridurre esposizioni al credito high-yield, spostandosi invece verso obbligazioni locali dei mercati emergenti.
6. Come proteggere i portafogli
Considerando l’attuale scenario di volatilità:
Si raccomanda una maggiore esposizione all’oro come hedge geopolitico.
Si consiglia cautela sul petrolio e una preferenza per metalli come rame e argento, che beneficiano delle politiche industriali in Cina e del calo del dollaro USA.
7. Scenari geopolitici e implicazioni
Gli analisti delineano possibili scenari del conflitto Russia-Ucraina, evidenziando diversi impatti sui mercati globali:
Un eventuale cessate il fuoco potrebbe spingere i mercati azionari europei al rialzo e comprimere ulteriormente i prezzi del gas europeo.
La continuazione del conflitto potrebbe invece sostenere la domanda di oro e obbligazioni come beni rifugio.
8. I Grafici Principali

Il grafico confronta la crescita economica nominale e i rendimenti obbligazionari a 10 anni in Germania e negli Stati Uniti, focalizzandosi sul periodo dal 1961 al 2021 e oltre, basandosi su una media decennale. L'analisi di queste tendenze può offrire intuizioni significative sugli orientamenti di politica economica e sul comportamento del mercato obbligazionario nei due paesi.
Dettagli del Grafico
Linea Rossa (Bund 10y yield): Mostra i rendimenti delle obbligazioni tedesche a 10 anni, evidenziando una tendenza generale al ribasso dal picco negli anni '80 fino a raggiungere valori prossimi allo zero recentemente.
Linea Grigia (German nominal GDP - 10y average): Indica la crescita nominale del PIL tedesco su una media di 10 anni, mostrando una stabilizzazione in tempi recenti dopo una diminuzione post-unificazione tedesca.
Linea Puntata Rossa (10y UST yield): Rappresenta i rendimenti del Tesoro USA a 10 anni, con picchi evidenti durante periodi di crisi come il crollo di Lehman Brothers.
Linea Puntata Nera (10y annualised nominal US GDP growth): Mostra la crescita del PIL nominale degli USA su una base annuale decennale, evidenziando la volatilità e le riprese post-recessione.
Osservazioni Chiave
Disallineamento tra crescita e rendimenti: Entrambi i paesi mostrano periodi di disallineamento tra la crescita economica e i rendimenti obbligazionari. In particolare, la Germania mostra una crescente divergenza tra la crescita economica e i rendimenti obbligazionari estremamente bassi, il che potrebbe riflettere politiche di stimolo monetario aggressive e un ambiente di bassa inflazione.
Implicazioni delle politiche: La politica "whatever it takes" in Germania segnala un cambio di direzione verso un maggiore stimolo fiscale, inclusi investimenti significativi in difesa e infrastrutture. Ciò potrebbe portare a un aumento dei rendimenti obbligazionari nel medio termine se le aspettative di inflazione e crescita economica aumentano.
Mercati USA vs. Germania: Mentre i rendimenti obbligazionari in USA hanno mostrato una maggiore correlazione con la crescita economica, in Germania, la politica fiscale e le decisioni della Banca Centrale Europea sembrano avere un impatto maggiore sul mercato obbligazionario.

Il grafico presenta due sezioni principali che illustrano gli sviluppi recenti della politica fiscale e delle azioni del mercato in Cina, evidenziando la risposta del governo a sfide economiche interne ed esterne.
Analisi del grafico sulla bilancia fiscale in Cina
Sinistra: Bilancia Fiscale Ampia (% PIL)
Linee Rosse e Grigie (2018-2025f): Mostrano l'andamento del deficit fiscale complessivo della Cina, escludendo il recapito bancario, finanziato sia tramite obbligazioni del governo centrale (CGBs) sia tramite obbligazioni dei governi locali (LGBs).
Tendenze: Il grafico mostra una tendenza al decremento del deficit dal 2018 al 2022, seguita da una previsione di leggera risalita fino al 2025, indicando una possibile espansione fiscale.
Destra: L'evoluzione della politica cinese
Grafico Lineare (2017-2021): Segue importanti indicazioni politiche e eventi che influenzano l'economia cinese, come l'annuncio di stimoli da parte della Banca Popolare Cinese e varie conferenze di alto livello.
Eventi Significativi: Punti come gli incrementi tariffari USA e le conferenze politiche dimostrano come la politica interna ed esterna influenzi la strategia economica della Cina.
Osservazioni Chiave
Adattamento della Politica Fiscale: Vi è una chiara indicazione che la Cina sta adattando la sua politica fiscale per incentivare il consumo interno attraverso misure di sostegno come sussidi e riforme fiscali, in risposta a sfide economiche come la guerra commerciale con gli USA e le pressioni interne per la crescita economica.
Risposta agli Shock Esterni: La sequenza temporale degli eventi mostra come le tensioni commerciali con gli USA abbiano portato a risposte politiche significative, inclusi stimoli monetari e briefing ministeriali, per stabilizzare l'economia.
Prospettive Future: Il previsto aumento del deficit fiscale fino al 2025 suggerisce un impegno continuo verso una politica fiscale espansiva per sostenere la crescita economica nel medio termine

Il grafico che stiamo analizzando offre una panoramica dettagliata sulla situazione fiscale e sul debito del governo giapponese, mettendo in luce alcune tendenze chiave e previsioni per il futuro.
Panoramica del Grafico
Il grafico è diviso in due parti principali:
Spesa Fiscale, Entrate Fiscali e Nuova Emissione di Debito del Governo Giapponese: Mostra la spesa fiscale e le entrate fiscali in yen giapponesi dal 2020 al 2025, con un'indicazione della nuova emissione di debito prevista. La linea rossa rappresenta l'entrate fiscali, mentre le barre indicano la spesa fiscale e la nuova emissione di debito.
Rapporto Debito/PIL del Governo Giapponese: Illustra il rapporto debito/PIL dal 2000 al 2044, con una simulazione che considera diversi scenari di crescita nominale e rendimenti dei titoli di stato giapponesi (JGB).
Analisi delle Tendenze
Tendenze Fiscali: Il grafico mostra un aumento sostanziale delle entrate fiscali nel 2021, seguito da una graduale diminuzione fino al 2025. La spesa fiscale e la nuova emissione di debito hanno mostrato un picco nel 2021, probabilmente dovuto a misure di stimolo legate alla pandemia, con una prevista riduzione significativa nel 2025 come indicato dalla drastica caduta nella linea rossa del nuovo bilancio.
Stabilità del Debito/PIL: Il rapporto debito/PIL è rappresentato in due scenari futuri di crescita e tassi d'interesse. Nonostante il previsto aumento delle entrate fiscali e la riduzione della nuova emissione di debito, il rapporto debito/PIL rimane relativamente stabile nel lungo termine, suggerendo che il Giappone sta gestendo il proprio debito in modo sostenibile sotto le attuali politiche economiche.
Implicazioni Economiche e Politiche
Gestione Prudente: Il Giappone sembra essere impegnato in una gestione prudente delle proprie finanze pubbliche, cercando di bilanciare tra stimolo economico e sostenibilità fiscale.
Influenza dei Tassi d'Interesse e della Crescita: Le simulazioni mostrano che variazioni nei tassi di interesse e nella crescita nominale possono avere impatti significativi sul rapporto debito/PIL, sottolineando l'importanza di una politica economica reattiva alle dinamiche di mercato globali e interne.

Il grafico presentato analizza due aspetti principali del contesto economico e della politica monetaria negli Stati Uniti: l'andamento dell'inflazione e l'incertezza politico-economica. Vediamo una descrizione dettagliata di ciascuno dei grafici mostrati.
Grafico 1: Inflazione USA e Aspettative di Inflazione
Descrizione: Il grafico a sinistra mostra la "Compensazione dell'Inflazione USA", che riflette la differenza tra il rendimento dei titoli del Tesoro USA a tasso fisso e quello dei titoli indicizzati all'inflazione. Questo indicatore è spesso utilizzato come proxy delle aspettative di inflazione del mercato a medio e lungo termine.
Analisi: Si osserva che, nonostante i picchi occasionali, le aspettative di inflazione sono rimaste relativamente stabili e moderate negli ultimi anni. Questo suggerisce che il mercato non prevede un'accelerazione significativa dell'inflazione nei prossimi anni, nonostante le fluttuazioni a breve termine che potrebbero riflettere risposte a politiche economiche specifiche o shock temporanei.
Grafico 2: Indice di Incertezza della Politica Economica degli Stati Uniti e Swap Forward OIS 1y1y
Descrizione: Il grafico a destra combina due indicatori: l'indice di incertezza della politica economica degli Stati Uniti e l'indice forward OIS 1y1y, che indica le aspettative del mercato sui tassi di interesse a breve termine.
Analisi: Si nota un aumento dell'incertezza politico-economica negli ultimi tempi, che si correla con una volatilità dei tassi di interesse. L'aumento dell'incertezza può essere dovuto a vari fattori, inclusi cambiamenti politici, tensioni commerciali o altre crisi economiche. Questo aumento dell'incertezza ha portato a maggiori fluttuazioni nelle aspettative di tasso, riflettendo la difficoltà dei mercati di prevedere le mosse future della Federal Reserve.
Implicazioni per gli Investitori e la Politica Monetaria
Per gli investitori: La stabilità delle aspettative di inflazione, nonostante l'incertezza politica, potrebbe suggerire una percezione di affidabilità nelle politiche di controllo dell'inflazione della Federal Reserve. Tuttavia, l'alta incertezza può aumentare la volatilità dei mercati, richiedendo una maggiore cautela.
Per la politica monetaria: La Federal Reserve potrebbe trovarsi a dover bilanciare tra la gestione delle aspettative di inflazione e la reattività ai cambiamenti dell'ambiente macroeconomico e politico. La sfida sarà continuare a sostenere la crescita economica mentre si mantengono sotto controllo l'inflazione e le aspettative di inflazione.

Il grafico presentato esamina la parità del potere d'acquisto (PPP) tra l'euro e il dollaro americano, offrendo una visione storica delle fluttuazioni del tasso di cambio EUR/USD dal 1971 al 2026. Vediamo una descrizione dettagliata del grafico e delle sue implicazioni.
Descrizione del Grafico: EUR/USD e Parità di Potere d'Acquisto (PPP)
Euro caro: Il grafico mostra momenti in cui il tasso di cambio EUR/USD è stato superiore alla linea di PPP, suggerendo che l'euro era valutato più del suo valore "equo" basato sulla parità di potere d'acquisto.
Dollaro costoso: Allo stesso modo, il grafico indica i periodi in cui il dollaro era relativamente più costoso rispetto all'euro, rispetto alla PPP.
Linea PPP: La linea blu continua rappresenta il valore teorico del cambio EUR/USD basato sulla parità di potere d'acquisto, dove il costo della vita negli Stati Uniti e nell'area euro dovrebbe essere equivalente.
Analisi delle Implicazioni Economiche e di Politica Monetaria
Politica monetaria della BCE: Il testo accenna a una politica meno restrittiva da parte della BCE, indicando una possibile riduzione dei tassi d'interesse che potrebbe avere implicazioni sul valore dell'euro nei confronti del dollaro. Un taglio dei tassi generalmente porta a una debolezza della valuta.
Rischi di inflazione e crescita: Le preoccupazioni riguardo l'inflazione e la crescita economica nell'area euro potrebbero influenzare ulteriormente la politica monetaria. Se la BCE persegue una politica fiscale espansiva, questo potrebbe influenzare il tasso di cambio.
Implicazioni per il cambio EUR/USD: Una politica meno restrittiva, combinata con un aumento del debito pubblico e della spesa fiscale, potrebbe deprezzare l'euro rispetto al dollaro a breve termine.
Conclusioni per gli Investitori
Strategie di investimento: Gli investitori potrebbero considerare l'andamento del tasso di cambio EUR/USD come indicativo delle tendenze macroeconomiche più ampie e delle politiche monetarie. Una BCE meno restrittiva potrebbe rendere gli asset europei più attraenti per i rendimenti relativi ma meno per la crescita del valore della valuta.
Valutazione della valuta: Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente le dichiarazioni della BCE e le statistiche economiche dell'area euro per prevedere le possibili mosse della valuta.

Il grafico e l'articolo offrono una panoramica dettagliata sull'evoluzione delle tariffe d'importazione negli Stati Uniti e sul loro impatto geopolitico e economico globale. La focalizzazione è sugli aumenti tariffari proposti e implementati durante la presidenza di Donald Trump, con una prospettiva storica e confronti con periodi significativi precedenti.
Analisi Storica e Attuale delle Tariffe
Storia delle Tariffe: Il grafico mostra un'ampia cronologia delle tariffe significative negli USA, partendo dal "Tariff of Abominations" nel 1828, passando per il "Smoot-Hawley Tariff" nel 1930, fino alle più recenti fluttuazioni a partire dal 2018 con l'implementazione delle politiche di Trump.
Picchi Tariffari Recenti: Sotto la presidenza Trump, le tariffe hanno raggiunto nuovi massimi, specialmente nei confronti della Cina, con tariffe generalizzate del 60% per le merci cinesi e tassi elevati anche per Canada e Messico sotto l'accordo USMCA.
Implicazioni Economiche e Geopolitiche
Impatti Economici: L'aumento delle tariffe ha creato incertezza e complessità nei mercati globali, influenzando l'import/export, i costi di produzione e i prezzi al consumo. Questo ha portato a una reazione catena di conseguenze economiche, inclusa la potenziale recessione o rallentamento della crescita economica globale.
Reazioni Geopolitiche: Le politiche tariffarie di Trump hanno portato a tensioni commerciali, specialmente tra USA e Cina, ma anche con alleati tradizionali come Canada e Messico. Questo ha ristrutturato in parte le alleanze economiche globali e stimolato discussioni su alternative alle catene di fornitura dipendenti dalla Cina.
Considerazioni per il Futuro
Sostenibilità delle Politiche Tariffarie: L'articolo mette in dubbio la sostenibilità a lungo termine di queste politiche, suggerendo che mentre possono servire a obiettivi politici a breve termine, potrebbero essere dannose per l'economia globale e la stabilità a lungo termine.
Impatto sulla Politica Interna ed Estera: Le decisioni future riguardo le tariffe saranno cruciali nel definire la posizione degli USA nel commercio mondiale e le relazioni internazionali, influenzando direttamente i mercati globali e le politiche economiche interne.

Il grafico illustra l'andamento delle azioni del settore difesa nei mercati globali, concentrandosi sui cesti azionari SG Asia Defense (SGASDEF), SG European Defence (SGEURDEF) e il settore della difesa degli Stati Uniti. È evidente un'accelerazione significativa nelle azioni della difesa europea e asiatica, con un marcato incremento nelle valutazioni a partire dalla metà del 2022.
Analisi del Grafico delle Azioni della Difesa nei Mercati Globali
Crescita Robusta: Le azioni della difesa europea (SGEURDEF) mostrano una crescita particolarmente robusta, superando significativamente sia l'Asia che gli USA. Questo riflette forse una maggiore enfasi sui piani di spesa per la difesa nei paesi europei.
Valutazioni e Premi: Le azioni della difesa hanno ricevuto un premio del 20% e del 50% rispetto al mercato generale, sottolineando la fiducia degli investitori nel settore data l'attuale atmosfera geopolitica globale e i piani per aumentare la spesa militare.
Confronto con Rapporto PEG: Il confronto del rapporto PEG (Price/Earnings to Growth) tra i vari indici di difesa mostra che il 'Global Defence' è valutato più economicamente rispetto ad altri importanti indici e cesti di azioni come Mag-7, Tesla, e S&P 500. Il rapporto PEG più basso per 'US Aero Defense' e 'MSCI Asia' indica che queste azioni potrebbero essere sottostimate rispetto alla loro crescita prevista, rendendole potenzialmente più attraenti per gli investitori che cercano valore.
Considerazioni Finali
Valutazioni Attuali e Spesa Militare: Nonostante la forte crescita e le alte valutazioni, la spesa militare attesa come percentuale del PIL (2,75%) suggerisce che ci potrebbe essere ancora spazio per ulteriori rialzi se le tensioni geopolitiche persistono o se i piani di spesa per la difesa continuano ad espandersi.
Rischio al Ribasso: Esiste un rischio al ribasso se la spesa per la difesa non raggiunge i livelli previsti, il che potrebbe portare a una correzione nelle valutazioni eccessivamente ottimistiche attuali.

Questo grafico fornisce una panoramica dettagliata della dinamica del prezzo del petrolio Brent e della volatilità di mercato correlata, mettendo in luce il ruolo dell'OPEC nel stabilizzare questi valori.
Analisi del Grafico dei Prezzi del Petrolio Brent
Trend del Prezzo del Petrolio: Il prezzo del Brent ha mostrato una tendenza al ribasso significativa dal 2020, stabilizzandosi in un intervallo "storico" di circa $70/barile dal metà del 2024. Questo intervallo di prezzo è critico poiché suggerisce una stabilizzazione dopo le fluttuazioni estreme viste nei periodi precedenti.
Ruolo dell'OPEC: L'OPEC ha svolto un ruolo cruciale nel contenere l'offerta di petrolio, controllando così il prezzo del Brent. Il cartello ha trattenuto significative capacità produttive dal 2022, influenzando così i prezzi globali e dimostrando la sua capacità di influenzare il mercato a suo favore.
Analisi della Volatilità del Prezzo del Petrolio Brent
Stabilità della Volatilità: La volatilità dei prezzi del Brent è stata notevolmente ridotta dal 2024, come mostrato dal grafico a destra. Questa riduzione della volatilità è coincisa con l'azione dell'OPEC di mantenere i prezzi sopra la soglia di $70/barile, suggerendo che la gestione dell'offerta da parte dell'OPEC ha avuto l'effetto desiderato di stabilizzare i prezzi in un mercato altrimenti volubile.
Impatti Economici: La stabilità nei prezzi del petrolio è vitale per i paesi produttori di petrolio, poiché supporta una pianificazione finanziaria più prevedibile e riduce l'incertezza economica, favorendo investimenti e spese fiscali più bilanciati.
Conclusioni
Controllo dell'OPEC: L'OPEC rimane un attore dominante nel mercato del petrolio, con una capacità significativa di influenzare i prezzi globali attraverso decisioni collettive riguardanti la produzione di petrolio.
Stabilità del Mercato: La gestione attiva dell'offerta di petrolio da parte dell'OPEC sembra aver contribuito a un ambiente di mercato più stabile, con minori fluttuazioni di prezzo, il che è benefico per tutti gli stakeholder del mercato energetico globale.
Conclusioni per gli investitori
La "Grande Rotazione" presenta rischi significativi, ma anche opportunità straordinarie per chi saprà adattarsi:
Necessaria una maggiore diversificazione geografica e settoriale degli investimenti.
Opportunità importanti nei mercati emergenti e nelle azioni europee, soprattutto nelle aree più protette dalla volatilità geopolitica e tariffaria.
Valutare con attenzione esposizioni valutarie, privilegiando yen ed euro rispetto al dollaro USA.
Come sempre sperando di aver offerto una panoramica chiara di questo interessantissimo report, vi invito a leggere la versione integrale e a seguirci sul canale youtube per sostenere il nostro progetto:
Buon trading
Salvatore Bilotta