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NESSUNA FRETTA DI TAGLIARE I TASSI

                                             LA STRADA DELLE MANI FORTI del  04.02.2024

   




 -CONTESTO

La FED non ha fretta di tagliare il costo del denaro, l’inflazione procede nella giusta direzione e le possibilità che torni a preoccupare seriamente la banca centrale sembrano remote, ancora la congiuntura macroeconomica USA resta forte e il quadro di soft landing tanto auspicato sembra sempre più probabile. Procedere ad un taglio del costo del denaro , non sembra ora una mossa giustificata, l’economia regge bene l’urto dei tassi, il mondo del lavoro è altrettanto forte e le aziende USA generano ancora ottime trimestrali… quali dunque i motivi per anticipare un taglio tassi?

Al momento la FED non ha ragioni per esporsi ad un taglio anticipato del costo del denaro e preferisce pertanto rimanere ferma sulle sue posizioni e attendere maggiori evidenze di un’inflazione prossima ai target per effettuare aggiustamenti nella politica monetaria, solo inversioni repentine delle condizioni economiche del paese giustificherebbero una spinta di accelerazione sul primo taglio tassi.

              

EURUSD





Una congiuntura macroeconomia fragile, guidata da una Germania che ha sfiorato la fase di recessione tecnica porta gli operatori a scaricare posiizoni eurusd, prediligendo portafogli più neutri e pronti ad un anno di rapidi cambiamenti ed incertezze.

L’ultima settimana rimane sostanzialemte invariata con 88771 contratti netti long per il futures eurusd, mentre il quadro tecnico si indebolisce e le quotazioni puntano ai break out dei minimi settimanali. Il trend che rimane ribassista, sebbene con una scarsa velocità. Attendiamo i break out dei minimi di 1.0780 con conferme di chiusura h4 per parlare di accelerazioni ribassiste e direzionalità conclamata.


GBPUSD





Più toniche le posizione cable che restano long con 34153 contratti e ancora per la 5 settimana di fila, proseguono gli acquisti netti. La fiducia in un’economia che poteva vivere recessioni tecniche profonde, portate da una brexit, più che da una partnership con l’Asia decisamente poco fruttifera, sembrano dare maggiori speranze per il futuro della sterlina.

Il quadro tecnico mette in luce una maggiore lateralità rispetto alle dinamiche di eurusd, con una tenuta robusta dei supporti a 1.26figura. al momento solo il break out con chiudere confermate sotto detti supporti potrebbe dare vita a scenari ribassisti più concreti.


USDYEN





Torna la sfiducia nello yen, che sebbene resti in attesa di una BOJ pronta ad alzare il costo del denaro e adeguare le politiche monetarie ad un’inflazione ai target del 2%, gli operatori non prendono ancora nessuna direzionalità long, ma scaricano ancora 9810 contratti nell’ultima settiman, portando le esposizioni nette a -80455 contratti.

La forza del dollaro, unito alla debolezza dello yen giapponese, riporta usdjpy al test di 149.75 livello oltre il quale si aprirebbero scenari long fino 151.50 e poi il trigger di 152.00.



AUDUSD





Non decolla il dollaro australiano, per il quale ricordiamo esserci in calendario l’appuntamento con la RBA questa settimana. Il calo drastico del’inflazione ed il rallentamento dell’economia asiatica, pesano sull eposizibilità che la RBA non tenti di supportare una ripartenza, modificando i suoi outlook futuri. Le mani forti tornano a vendere 4175 contratti questa settimana, con una posizione netta totale di -58295 contratti.

Il quadro tecnico prosegue la sua corsa ribassista, con il break out dei minimi di 0.6525 che apre la strada a potenziali allunghi ribassisti verso 0.6450


USDCAD




 

NZDUSD







USDCHF


USD DOLLAR



Neutre le posizioni nette sul dollaro USA con soli 372 contratti netti. La prudenza sembra farla da padrona per il dollaro USA che sebbene abbia chiuso un’ottima settimana rialzista, non trova per ora sostegno nelle mani forti del mercato.

Il quadro tecnico grida al rialzo, con un attacco alle resistenze di 103.75-103.90 livello oltre il quale si potrebbe guardare con fiducia ad un mese di febbraio ancora di rialzo per il biglietto verde.


S&P500





Le posizioni sui fitures SP non trovano ancora posizioni nette lunghe ad indicare la scarsa fiducia delle mano forti nel rally degli ultimi mesi, non essere entrati con adeguato timing pone ora molti operatori in attesa di migliori occasioniper comprare e godere della ripartenza.

Le quoazioni oramai in pieno trend rialzista, si portano al test della parte alta del canale rialzista che guida i prezzi e  che collaca i supporti a 4850 e 4800 pnt.


NASDAQ                        

   






        

DOWJ



RUSSEL


VIX

 

-          COMMODITIES:

NATURALGAS

 

CRUDE OIL



PALLADIO       


GOLD

2Y

 

5Y

10Y



buon trading

Salvatore Bilotta

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