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OPPORTUNITÀ E RISCHI

LA STRADA DELLE MANI FORTI del 21.04.2024





MARKET BACKGROUND


Ancora alte le tensioni in Medio Oriente dopo gli attacchi iraniani ad Israele e la risposta armata israeliana che ha richiamato le forze diplomatiche mondiali per tentare strade di tregua. I mercati come è ben noto non amano le incertezze, forse anche meno delle guerre e non sapere quali potrebbero essere i risvolti delle attuali tensioni geo politiche fornisce agli operatori la giusta motivazione per rivedere le loro posizioni di portafoglio.

Sebbene non si possa negare che gli indici mondiali fossero bisognosi di ritracciamenti , pur rimanendo in trend rialzisti ben definiti, la giusta motivazione sembra giungere non solo dalle banche centrali che tardano a tagliare il costo del denaro, ma da un diffuso mood di risk off che porta gli operatori a ruotare i portafogli verso asset rifugio.

Trova dunque spazio il dollaro Usa che torna ad essere centro mondiale dei merati finanaziari, sia per la sua funzione rifugio contro le incertezze geo politiche che come asset investimenti, grazie alla forte economia USA che non consente alla FED di procedere ai primi tagli dei tassi , slittati a quanto pare a Settembre.

Stornano dunque gli indici azionari mondiali lasciando spazio rialzista al dollaro , al gold e più in generale alle comoodities.

Non possiamo ancora parlare di PAnic Selling, i ribassi del settore equity restano ancora modesti e nell’ordine dei ritracciamenti, lasciando saldi ancora i trend principali, senza contare che al momento sale solo il dollaro USA mentre asset come lo YEN giapponese ed il franco svizzero , da sempre asset di protezione, faticano a trovare spazi nei portafogli degli investitori.

A nostro parere di predilige una copertura da inflazione ancora alta unita ad una sana cautela per l’azionario, attendendo prezzi migliori rispetto agli ultimi massimi.



-          FOREX

 

EURO FX





Per le mani forti resta un asset da vendere, cosi come gran parte del mondo valutario , per far spazio al dollaro USA. Contro la moneta unica ora pesa anche la possibilità di una BCE che possa procedere a tagli del costo del denaro ben prima della FED data la minore inflazione presente nel vecchio continente e seguire cosi le orme della banca nazionale svizzera.

I contratti long si riducono ancora di 20499 contratto e si portano a 12224 netti long.

Il netto trend ribassista prosegue, con una volatilità in aumento che porta ora al break out dei minimi di febbraio a 1.0694-1.07 figura e apre a potenziali allunghi ribassisti verso i minimi del 2023 a 1.04510-25.

Resta livello trigger per rimanere in uno scenario short la resistenza di 1.07 figura.


BRITISH POUND





Non da meno la sterlina che sebbene abbia dalla sua parte una BOE forse più aggressiva della BCE , data un’inflazione più vischiosa rispetto a quella europea, non riesce ugualemente a reggere ai colpi del dollaro USA.

Le mani forti si portano a 8619 contratti netti long, con un calo di ben 19633 contratti nella sola ultima settimana.

Il quadro tecnico resta ribassista, con una sequenza netta di massimi e minimi decrescenti, al quale si aggiunge la rottura dei minimi di questo 2024 a 1.2495-1.25 fiugra per approdare a 1.2365. non si escludono pertanto ulteriori affondi ribassisti a dare ancora spazio al dollaro Usa , special modo se le tensioni geo politiche non dovessero terminare.


JAPANESE YEN





Ancora lo yen resta debolissimo, in mancanza di interventi da parte della BOJ le manio forti proseguono le loro vendite, con una posizione netta totale di -165.619 contratti. Usdjpy non puo far altro che salire al momento, causa il super dollaro USA che porta ora le quotazioni a 154.60 in un forte trend riazlista , composto da massimi e minimi crescenti che trova ora i supporti a 152.00 prima libvello di resistenza ed ora supporto chiave.

 

AUSTRALIAN DOLLAR





Il sentiment di risk off, pesa anche sugli asset valutari tipicamente investimento, portando le mani forti a nuove esposizioni short a -101083 contratti totali, con un incremento nell’ultima settimana di -8742 contratti.

Il trend innegabilmente short, porta alla rottura dei minimi 2024 a 0.6440 per aggiornarli a 0.6330. restano ora livelli di resistenza chiave 0.6440-70, aree che non devono essere violate per garantire il trend ribassista al momento.



CANADIAN DOLLAR





Non da meno il dollaro canadese che si associa alle valute investimento e non trova il favore delle mani forti che si portano a posizioni nette corte di -82815 contratti , con ben -29430 contratti nella sola ultima setitmana.

Il Quadro tecnico pertanto premia il lato long di usdcad che prosegue la sua corsa rialzista verso i massimi del 2023 a 1.39 figura in un trend rialzista lento e costante.


NEW ZEALAND DOLLAR





Non va meglio per il dollaro neozelandese che aggiorna i suoi minimi  e trova ora i non commericals a -11726 contratti netti corti.

Il quadro tecnico  rimane improntata a ribasso, con un trend short chiaro, composto da massimi e minimo decrescenti e fascio di medie ribassista. Il livello trigger resta 0.5940 livello al di sotto del quale possiamo dire ancora valido il trend ribassista .

 

SWISS FRANC





Si vendono ancora franchi svizzeri , con le mani forti che si portano alle massime esposizioni nette short di -36212 contratti . la debolezza del franco svizzero incontra la forza del dollaro usa spingendo cosi a rialzo le quotazioni di usdchf che prosegue il suo trend rialzista composto da massimi e minimi crescenti con supporti chiave a 0.90 figura.


U.S. DOLLAR INDEX





Ancora blando l’interesse delle mani forti nelle esposizioni nette per il dollaro Usa che resta a -929 contratti, ma il quadro tecnico per ora sostiene il trend long, con massimi e minimi crescenti netti, e una spinta in accellerazione long dal 11 marzo che porta le quotazioni a 106.60. innegabile l’esigenza di uno storno tecnico che riporti le quotaizoni sui supporti. Restano da monitorare 105.25-105. Figura.

 

-           INDICI


S&P500




Sebbene il sentiment degli ultimi giorni isa di netto risk off, le posizoini nette delle mano forti ( rilevate martedi) sono ora long netti a 74114 contratti. La forte spinta negli acquisti pone dubbi sulla validità di una discesa strutturale dei mercati, aprendo invece a scenari di riaccumulo per posizioni long di piu ampio periodo.

La struttura tecnica ci parla ancora di un trend long , composto da massimi e minimi crescenti in h4, con le quotazioni che hanno per ora solo ritracciato sui primi supporti tecnici a 5000 pnt. area dove passa il 33% di ritracciamento dell’ultimo impulso long.


NASDAQ





Ancora posizioni long per le mani forti sul mondo tech con 8529 contratti netti long, e anche in questo caso non possiamo parlare di inversioni tecniche, ma solo di ritracciamenti in un chiaro trend rialzista. La struttura a massimi e minimi crescenti non è ancora stata violata e l’attuale ritracciamenti potrebbe trovare interessanti supporti a 16700 pnt.  


DOWJ




 

RUSSEL





 

VIX





 

-          COMMODITIES:

 

NATURALGAS





 

CRUDE OIL





 

SILVER





 

PALLADIUM




 

GOLD




 

COPPER





 

-          OBBLIGAZIONARIO:


2 YEARS T-NOTE

5 YEARS T-NOTE

10 YEARS T-NOTE

 

30 YEARS T-NOTE


 


 


buon trading

Salvatore Bilotta


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