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Immagine del redattoreSalvatore Bilotta

Sfiducia nelle Commoditie

LA STRADA DELLE MANI FORTI del  21.01.2024




-CONTESTO

               si è concluso l’incontro dei leader mondiali a Davos ed il quadro che ne scaturisce resta di profonda incertezza per il futuro economico e politico mondiale. Troppe incertezze ora aleggiano sui mercati, special modo sul quadro politico, considerato che oltre il 50% dei paesi democratici mondiali hanno elezioni in questo 2024 e che potrebbero determinarsi quindi profondi cambi di rotta , si rendono necessarie misure di maggior prudenza per gli investitori. L’inflazione sembra ora destinata a diventare un problema secondario, con le banche centrali pronte ai tagli tassi in questo 2024, ovviamente le scelte politiche saranno determinanti, se dovessero entrare in gioco scelte di maggior debito per rilanciare progetti politici e fiscali, le banche centrali si potrebbero veder costrette ad una lotta più ardua contro la corsa dei prezzi. Mentre il mondo occidentale si focalizza sempre di più sulla potenziale ripartenza economica grazie al ciclo di tagli tassi, le economie del sol levante sono ancora alle prese con la ricerca della ripartenza dell’inflazione e del ciclo espansivo economico, portando non poca sfiducia sulla domanda futura di materie prime che senza il grande polmone asiatico potrebbero vivere una fase di ribasso profondo.

La prossima settimana si focalizzerà sulle prime riunioni delle banche centrali per questo 2024, con la BOJ, la BOC e la BCE, tutte attese ad un nulla di fatto in termini di tassi di interesse che potrebbero invece vedere cambi di rotta a partire dal q3 del 2024.

La BOJ manterrà probabilmente la sua linea iper accomodante non avendo motivi strutturali per cambiare rotta, la BOC che ha vissuto un calo importante dell’inflazione potrebbe tuttavia non modificare il costo del denaro in attesa che la FED faccia il primo passo ed infine la BCE che secondo le ultime dichiarazioni della Lagarde potrebbe andare a modifiche del costo del denaro non prima dell’estate.

Si va a caccia di certezze per il prossimo trimestre, ma in attesa di maggior chiarezza, le borse scontano i potenziali afflussi di liquidità provenienti dal mondo obbligazionario, infatti se si dovesse concretizzare la partenza del ciclo di tagli tassi allora anche i rendimenti reali obbligazionari dovrebbero iniziare a calare rendendo meno appetibile il settore obbligazionario per dare spazio maggiore all’azionario che sembra già scontare l’euforia della ripartenza.


EURUSD









In attesa della prima riunione della BCE di questo 2024 le posizioni nette lunghe eurusd iniziano a calare passando da 118877 a 104092, mettendo in luce la prudenza degli istitutional. La Lagarde potrebbe generare speranze per un euro ancora a tassi oltre il 4% , rendendo meno pesante il differenziale ocn il dollaro Usa se la FED dovesse procedere ai primi tagli a marzo. Pertanto le dinamiche di eurusd saranno nelle mani della Lagarde in questo 25 gennaio. Il quadro tecnico manifesta una buona tenuta dei supporti di lungo periodo a 1.0840, area di confluenza statica dinamica che trova ancora ultimo baluardo rialzista a 1.0725, ma solo la rottura rialzista di 1.0990-1.10 figura determinerebbe la netta ripartenza delle quotazioni a rialzo


GBPUSD





Maggiore fiducia nella sterlina per la quale la BOE potrebbe vedersi costretta a mantenere tassi alto per molto tempo visto il forte colpo di coda dell’inflazione. La speranza che un cambio di politica possa in qualche modo riavvicinare il Regno Unito all’EU da speranze per il futuro economico del paese, attirando gli investitori. Le mani forti si portano dunque a 30931 contratti con un aumento di ben10197 contratti nella sola scorsa settimana. Il quadro tecnico rimane tonico con i supporti a 1.2610-1.26 figura ancora inviolato, ma le resistenze poste a 1.28 figura sembrano opporre ancora resistenza a dei break out decisi a rialzo. Solo la violazione di 1.2825 aprirebbe la strada ad ulteriori spinte rialziste degne di nota.


YENUSD





Stabili le posizioni yen che ancora non godono di fiducia dopo che la BOJ sembra intenzionata a alsciare i tassi di i nteresse invariati al -0.10%. la prossima settimana avremo conferme da aprte di Ueda su quale strada sarà percorsa in questo 2024 , ma la faticosa ripartenza dell’inflazione sembra essere ancora un ostacolo insormontabile. Le posizioni restano corte a -56560 contratti, mentre il quadro tecnico , grazie ancora ad un dolalro USA in pieno recupero, ha portato le quotazioni al ritest di 148.80, e riteniamo che una BOJ accomodante potrebbe spingere le quotazioni nuovamente ai massimi di 151-152 figura.


AUDUSD





Ancora sfiducia per il dollaro australiano che legato a doppio filo al destino delle commodities, specialmodo il settore dei metalli, sembra ora non godere di un potenziale delta tasso positivo con il dollaro , ma soffrire per una futura domanda asfittica da aprte della Cina di metalli industriali.

Le posizioni tornano a -47857 contratti con ben -15583 contratti nella sola scorsa settimana.

Il quadro tecnico mosta una forte discesa delle quotazioni che trovano argine sui supporti ultimi a 0.6525 , ma una violazione a ribasso di detti livelli porterebbe ad ulteriori cadute delle quotazioni fino 0.6450 prima e 0.63 poi.


USDCAD






Leggero scarico di posizioni sul dollaro canadese che viveva una fase di acquisto da diverse settimana , le posizioni nette che si erano portate a soli -7380 contratti sono ora ritornate a -13388 aprendo nuovamente a scenari di dollari canadesi deboli.

Il quadro tecnico invece rimane controverso , con una tendenza ribassista di lungo periodo ancora molto valida che grazie alla tenuta dei massimi di 1.3625, e le confifurazioni tecniche vissute su base daily a 1.3540 sembrano dare il guisto imput ribassista. L’eventuale caduta sotto 1.34 aprirebbe a nuovi affondi verso i minimi di 1.3175


NZDUSD






USDCHF






USD DOLLAR





Prudenza per il dollar americano in vista della FED del giorno 31 gennaio, le mani forti riducono le loro esposizioni long portandole a 1300 contratti netti long. Il quadro tecnico rimane ribassista per il lungo periodo, con il mancato test dei massimi di 104.24 e l’approdo al fascio di medie lento a 104 figura che finge da ottima resistenza dinamica. La chiave per assistere a scenari ribassisti del dollaro resta da un lato una FED proiettata ancora ai tagli tassi a marzo, e due la rottura ribassista di 102.50-40


S&P500





Sebbene il posizionamento delle mani forti resti ancora ribassita sull’SP500, il quadro tecnico ci racconta di ulteriori spinte rialziste che portano le quotazioni oltre i massimi di 4840 pnt a 4870 pnt aprendo ora la strada verso nuovi allunghi e nuovi massimi storici.



NASDAQ      






 DOWJ


Interessante a nostro parere il DOW che mostra posizioni nette long da aprte delle mani forti con 17387 contratti ed un quadro tecnico pronto ai break out rialzisti di 38123 punti, in casi di close daily oltre detti livelli potremmo assistere ad interessanti spinte rialziste in prosecuzione di tendenza long. Non da meno lo scenario ribassista potrebbe dare vita ad approdi ai primi suporti di 35841 pnt.



RUSSEL




VIX



 

-          COMMODITIES:

NATURALGAS

 


CRUDE OIL




Per il modo energy ancora alta tensione in medio oriente con gli attacchi in Yemen. In attesa di un quadro più chiaro, le mani forti restano ferme a 162034 contratti long, in media di periodo lasciando di fatto inalterata la price action. Le quotazioni sono ferme ora tra i 76.13$ ed i 69.40$


PALLADIO       


Interessante il palladio che trova nelle mani forti ulteriori posizioni short che balzano a -11449 contratti , e le quotazioni ancora una volta calano a 926.5$. i supporti per ora sembrano reggere ma una violazione ribassista di 906.5$ sarebbe un segnale chiaro di ulteriori allunghi ribassisti.


GOLD








il gold non sembra torvare ora fiducia negli investotori , e non possiamo non ricordare che dal termine di gennaio parte una profonda stagionalità ribassista per il gold che potrebbe essere confermata dalla violazione di eminimi di 2000$ 1988, livello al di sotto del quale il gold perderebbe il suo trend rialzista attuale.

 

5Y


10Y


30Y


buon trading

Salvatore Bilotta

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