Oro, Energia e Soft Commodities: cosa ci dice il termometro RBC di metà 2025
- Salvatore Bilotta
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 8 min
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In un contesto segnato da tensioni geopolitiche, prospettive di rallentamento economico e politiche monetarie in transizione, gli investitori stanno rivalutando le materie prime come asset strategico per la seconda metà del 2025. Il nuovo report “Commodity Surveyor” di RBC offre una panoramica dettagliata su flussi, posizionamento e sentiment nei principali mercati delle commodity. E ciò che emerge è chiaro: l’oro è tornato a brillare, e con lui si rafforza il ruolo delle materie prime nei portafogli globali.
Oro: il vero “golden ticket” della prima metà del 2025
Il titolo del report non lascia spazio a dubbi: l’oro è stato il protagonista assoluto del primo semestre. Gli afflussi negli ETP fisici sull’oro sono cresciuti al ritmo più veloce dal 2023, spinti dalla domanda delle banche centrali, dalla ricerca di coperture geopolitiche e da un sentiment retail finalmente rialzista. I grandi investitori istituzionali si stanno posizionando sull’oro come asset strategico, in un mondo dove il dollaro traballa e i tassi sembrano destinati a scendere.
📊 Grafico :

Il grafico presentato, intitolato “Gold prices vs ETP holdings”, mette in relazione due variabili fondamentali per comprendere il comportamento degli investitori verso l’oro:
Le posizioni in ETP sull’oro (in milioni di once – scala di sinistra, area blu)
Il prezzo dell’oro in dollari per oncia (scala di destra, linea gialla)
📊 Cosa mostra il grafico?
Forte divaricazione tra prezzo e posizionamento ETP (2023–2025)A partire dalla metà del 2023 si nota una chiara divergenza:
Il prezzo dell’oro (linea gialla) ha registrato un deciso rialzo, passando da circa 1.800 $/oz a oltre 3.300 $/oz a metà 2025, toccando i massimi storici da inizio serie.
Le posizioni in ETP (Exchange Traded Products) – che rappresentano l'interesse degli investitori istituzionali e retail sull’oro cartaceo – sono rimaste basse fino a metà 2024, per poi iniziare a risalire più di recente.
“Ground to cover”: gap ancora da colmare L’etichetta “Ground to cover” evidenzia come le posizioni attuali in ETP siano ancora ben al di sotto dei massimi raggiunti nel 2020 e nel 2022, quando il prezzo dell’oro era sensibilmente più basso rispetto ai livelli attuali.➜ Questo suggerisce che la domanda finanziaria via ETP potrebbe ancora accelerare, offrendo un potenziale ulteriore supporto al prezzo dell’oro.
“Highest since 2023”: svolta nella domanda recenteIl recente incremento delle posizioni in ETP nel 2025, indicato dal testo “Highest since 2023”, segnala un ritorno d’interesse verso l’oro come asset rifugio o strumento di copertura, in linea con le crescenti tensioni macroeconomiche o inflazionistiche.
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Energia: sotto i riflettori… ma in ombra nei flussi
Nonostante le tensioni in Medio Oriente e la recente volatilità sul prezzo del greggio, il comparto energetico ha attirato meno capitale del previsto. Gli ETP sull’energia (soprattutto quelli legati al petrolio) hanno mostrato una dinamica di afflussi modesta, segno che i timori geopolitici non si sono ancora tradotti in una corsa agli strumenti long.
Tuttavia, l’interesse rimane più alto rispetto a comparti come metalli industriali e agricoli. Interessante notare che il gas naturale ha registrato afflussi solidi, probabilmente legati alla speculazione sull’inverno europeo e sulla fragilità degli stoccaggi.
📊 Grafico :

Il grafico in esame è suddiviso in quattro pannelli e fornisce una panoramica dettagliata sull’evoluzione degli asset under management (AUM) e sui flussi mensili nei mercati delle materie prime, distinguendo per categoria di commodity e per tipo di prodotto finanziario (ETP e Indici). Il periodo coperto è compreso tra il 2022 e i primi mesi del 2025.
🔷 Pannello in alto a sinistra – Total AUM by commodity ($bln)
Rappresenta l'ammontare totale annuo medio gestito (AUM) per ciascuna categoria di commodity:
Precious metals (metalli preziosi): mantengono il ruolo dominante, anche se in leggero calo nel 2024.
Energy: secondo blocco più rilevante, ma anch’esso in contrazione dopo il picco del 2023.
Agriculture, Base metals, Other: rappresentano quote più contenute, relativamente stabili nel tempo.
👉 Messaggio chiave: la contrazione generale degli AUM dal 2023 al 2025 suggerisce una rotazione o disinteresse verso alcune commodity, probabilmente a causa della volatilità dei prezzi o delle aspettative macroeconomiche meno favorevoli.
🔷 Pannello in alto a destra – Total AUM by product ($bln)
Confronta gli AUM totali gestiti attraverso:
ETPs (Exchange Traded Products): in crescita costante nel 2024 e 2025, a segnalare un rinnovato interesse per strumenti più liquidi e negoziabili.
Index products: in calo progressivo dopo il 2023, suggerendo un minor utilizzo di prodotti indicizzati passivi o una selettività più alta da parte degli investitori.
👉 Messaggio chiave: si osserva una preferenza crescente per strumenti ETP, probabilmente per la loro facilità di accesso, flessibilità e rapidità nell'esposizione a singole commodity o settori.
🔷 Pannello in basso a sinistra – Total monthly flow by commodity ($bln)
Evidenzia i flussi mensili netti suddivisi per categoria di commodity:
Dicembre 2024 è stato un mese particolarmente negativo, soprattutto per i metalli preziosi.
Aprile 2025 mostra un’inversione importante, con afflussi marcati su “Other” e agricoltura, ma ancora deflussi su energy.
Base metals mostrano un andamento altalenante ma tendenzialmente debole nei primi mesi del 2025.
👉 Messaggio chiave: il sentiment degli investitori sta cambiando rapidamente mese su mese, con rotazioni settoriali in atto, forse guidate da dati macro o da eventi geopolitici.
🔷 Pannello in basso a destra – Total monthly flow by product ($bln)
Mostra i flussi mensili suddivisi tra:
ETPs: positivi in tutti i mesi da gennaio a maggio 2025, in particolare ad aprile (oltre $25 miliardi).
Index: netti deflussi soprattutto a dicembre 2024 e aprile 2025.
👉 Messaggio chiave: conferma quanto osservato sopra: gli investitori si stanno spostando dagli indici verso ETP, cercando strumenti più dinamici e reattivi.
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Soft commodities: attenzione al posizionamento retail
Se il comparto agricolo è stato finora trascurato dai grandi fondi, il segmento dei soft commodities (caffè, zucchero, cacao) ha attirato un’attenzione crescente da parte degli investitori retail. In particolare, il caffè ha registrato una dinamica sorprendente con picchi di interesse sui derivati, alimentati da problemi meteo e tensioni nei Paesi produttori.
Il report evidenzia che, per questo tipo di asset, il sentiment si muove spesso in modo inverso al posizionamento professionale: quando i fondi disinvestono, il retail compra.
📊 Grafico :

Il set di grafici presentato offre un’analisi approfondita sull’evoluzione dell’AUM (Asset Under Management) nel comparto delle materie prime, con un focus specifico sulla composizione per settore e sull’origine delle variazioni di flusso, distinguendo tra contributo da prezzi e movimenti sottostanti. La serie temporale copre il periodo da metà 2020 a metà 2025.
Pannello in alto a sinistra – Notional Index AUM by Commodity
Questo grafico a stack evidenzia la composizione totale dell’AUM indicizzato per commodity:
Energia (giallo) è stata la componente dominante per buona parte del periodo 2021-2023, riflettendo l’impennata dei prezzi e l’interesse verso il settore.
Agricoltura e metalli industriali hanno mantenuto un peso costante, con leggera contrazione recente.
Metalli preziosi e “Other” restano minoritari, ma stabili.
📌 Nota importante: dal picco massimo di AUM raggiunto a metà 2023 (~$450 miliardi), si osserva una riduzione significativa verso i ~$300 miliardi nel 2025, indicando deflussi o svalutazioni marcate nel comparto.
Pannello in alto a destra – Notional Index Flows by Commodity
Questo istogramma mensile mostra la variazione netta degli AUM per effetto dei flussi:
Il settore energy presenta la maggiore volatilità: grandi afflussi a giugno e ottobre 2024, alternati a deflussi marcati (es. febbraio 2024).
Agricoltura e base metals subiscono deflussi più contenuti ma costanti.
Metalli preziosi e "other" hanno avuto afflussi moderati in alcuni mesi (es. marzo e maggio 2025).
🎯 Implicazione: la riduzione complessiva dell’AUM vista nel pannello precedente è spiegabile anche da questi deflussi periodici, soprattutto nel comparto energia.
Pannello in basso a sinistra – Underlying Flows by Commodity
Questo grafico isola i flussi netti reali degli investitori, escludendo l’effetto dei prezzi (cioè la parte “comportamentale” del mercato):
I flussi sottostanti verso l’energia sono negativi in molti mesi, suggerendo disinvestimenti strutturali.
Al contrario, si osservano flussi positivi in specifici mesi per l’agricoltura e i metalli preziosi (es. febbraio e maggio 2025).
Marzo e aprile 2024 evidenziano picchi di allocazione selettiva nel settore agricolo.
🧭 Insight: gli investitori stanno riposizionando attivamente il portafoglio, riducendo l’esposizione a energia in favore di altri settori come agricoltura e metalli industriali.
Pannello in basso a destra – Price Effect by Commodity
Questo grafico mostra l’effetto dei movimenti dei prezzi sulle variazioni dell’AUM:
Il contributo dei prezzi è stato molto rilevante per l’energia (es. aumento a giugno 2023 e caduta a marzo 2025).
I metalli preziosi hanno beneficiato di un effetto prezzi positivo tra ottobre 2023 e gennaio 2024.
L’agricoltura ha contribuito in misura più contenuta ma costante.
💡 Osservazione chiave: buona parte della riduzione complessiva dell’AUM deriva da effetti negativi di prezzo più che da disinvestimenti massicci — il che è importante per valutare il sentiment di mercato.
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Il posizionamento nei futures: il ritorno della speculazione
Uno dei segnali più rilevanti di questo report riguarda il posizionamento sui futures. Dopo un lungo periodo di scarso interesse, i money managers sono tornati a costruire posizioni lunghe su oro, rame e gas naturale. Anche se l’open interest resta sotto i livelli pre-2022, il trend è chiaramente rialzista. La speculazione istituzionale sembra pronta a cavalcare il rally delle commodity, specialmente in caso di tagli ai tassi da parte della Fed nel secondo semestre.
📊 Grafico:

Il set di grafici visualizza i "roll indicator" delle principali commodity, suddivisi per macro-settore: energia, metalli, agricoli (grains) e agricoli soft/livestock. Il roll indicator misura la differenza di rendimento tra contratti futures a breve e a lunga scadenza, ed è un indicatore essenziale per chi investe tramite ETF o strumenti a replica passiva, che devono “rollare” i contratti nel tempo.
Energia – Roll Indicator (in punti)
📍 Grafico in alto a sinistra
Le commodities energetiche presentano un comportamento molto volatile.
Il Natural Gas è stato ripetutamente il contratto con i roll negativi più penalizzanti (es. -125 punti in Febbraio 2024 e Febbraio 2025), riflettendo una struttura a contango profondo.
WTI Crude Oil e RBOB Unleaded Gas mostrano roll più favorevoli, soprattutto in alcuni mesi (es. Febbraio e Giugno 2025).
💡 Interpretazione: per chi investe in energia attraverso strumenti futures-based, il natural gas rappresenta una sfida in termini di costi impliciti, mentre il petrolio ha fornito condizioni più favorevoli per il roll in certi periodi.
Metalli – Roll Indicator (in punti)
📍 Grafico in alto a destra
I metalli (oro, argento, rame) mostrano roll costantemente negativi, indicando una struttura di mercato persistentemente in contango.
Il rame (copper) è il più penalizzante in diversi mesi, con picchi negativi tra ottobre 2023 e giugno 2025.
L’oro e l’argento seguono dinamiche simili, ma con differenziale più contenuto.
🔎 Messaggio chiave: i costi da roll nei metalli restano strutturalmente sfavorevoli. Questo impatta direttamente gli ETP su oro e argento, soprattutto in orizzonti di medio-lungo periodo.
Grani agricoli – Roll Indicator (in punti)
📍 Grafico in basso a sinistra
Le posizioni sui grani (grains) mostrano dinamiche contrastanti.
I futures sul grano (Wheat CBOT/KCBT) hanno registrato i roll più positivi in Giugno 2023 e Giugno 2025 (+150-180 punti), segnalando momenti di backwardation molto favorevoli.
Mais e soia mostrano invece condizioni meno favorevoli, con roll negativi persistenti per tutto il periodo.
✅ Implicazione: gli ETF su grano (soprattutto su CBOT/KCBT) sono risultati meno penalizzati dal roll rispetto a mais e soia. Momenti di backwardation possono essere sfruttati tatticamente dagli investitori.
Soft Commodities & Livestock – Roll Indicator (in punti)
📍 Grafico in basso a destra
Le commodities zootecniche (cattle, hogs) e le soft commodities (caffè, cotone, zucchero) mostrano grande eterogeneità.
Alcune materie prime, come Lean Hogs e Coffee, hanno avuto mesi con roll molto negativi (Febbraio 2024: -50/-60 punti).
Cotone e zucchero invece hanno offerto roll più favorevoli in alcuni mesi (es. Maggio 2025).
📉 Nota: la volatilità nei roll in questo comparto è elevata, richiedendo una gestione attiva per evitare l’erosione del rendimento da parte dei costi impliciti.
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Commodity ETP flows: rischio o strategia?
RBC distingue tra flussi “di copertura” e flussi “di posizionamento”. Mentre l’oro viene acquistato come protezione, altri settori — come i metalli industriali — vengono invece evitati per paura di un rallentamento ciclico. Questo doppio binario di flussi suggerisce che i portafogli si stanno spostando verso una logica “barbell”: asset rifugio da una parte, e scommesse su volatilità (softs, gas, cacao) dall’altra.
📊 Grafico:

Conclusione: l’oro domina, ma l’attenzione si allarga
Il quadro che emerge dal report RBC è quello di una nuova centralità delle materie prime nei portafogli, guidata dalla resilienza dell’oro ma con segnali di risveglio anche su energia e softs. I flussi non seguono più la semplice logica macro, ma si frammentano tra copertura, posizionamento tattico e protezione da eventi esogeni. Un segnale maturo per chi vuole costruire strategie diversificate ed efficaci.
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